Regia di Roger Michell vedi scheda film
Mi ha colpito per molte cose questa pellicola,prima di tutto perche' affronta un tema tabu' per il cinema e cioè il sesso dalla parte degli anziani che ahimè non è materia che esteticamente si presti a grandi visioni.Qui c'è l'esigenza sentita molto forte da parte di una vedova che aveva dimenticato il sesso e che vuole soddisfare questa sua spinta ad ogni modo e a suo modo.Ossia per la prima volta sceglie un uomo (l'amante della figlia un ragazzo un po'outsider e confuso)e si propone a lui senza vergogna.La frase emblema è:"Pensavo che sarei stata toccata solo dal becchino oramai.."spiega come nell'eta' matura non si osi pensare a un proprio lato erotico,perche'per la societa' sei uno scarto e nessuno ti accetta piu'.E invece lei ha il coaggio di rimettersi in gioco,di puntare o rischiare.La si puo' credere ridicola o pazza,ma in qualche modo lei nega che la vecchiaia sia solo la soglia della morte.La scena in cui la donna fa l'amore con l'anziano e ne ha ribrezzo è importante,perche' lei non accetta di mettersi con uno come lei, solo perchè cosi' è obbligatorio fare.Meglio la solitudine allora ma consapevole che dentro di lei ci sono tante risorse ancora da scoprire.Insomma un film dall' impatto forte,ma almeno sincero.Diciamo mi ricorda un Leigh ma piu' duro e intransigente.
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