Regia di Jim Sheridan vedi scheda film
Film troppo personale, quindi difficile e imbarazzante e' giudicare. Sheridan, il cui piccolo figlio di 3 anni e' morto di tumore al cervello, mette in scena il suo dramma, visto attraverso gli occhi della sua figlia maggiore e della sua inseparabile telecamera. Ne esce un opera patetica nei dialoghi ed in molte situazioni. Patetica per lo spettatore ovviamente, mentre densa di significato per il regista, ma che si fatica a cogliere come spettatore esterno. E' imbarazzante dare un giudizio negativo a questo film, soprattutto quando nel finale appare la scritta "A Frankie Sheridan", il compianto bimbo del regista. Ma sarebbe ipocrita da parte mia dirvi che questo film sia un film riuscito.
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