Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Le avventure di Pinocchio è uno sceneggiato televisivo di Luigi Comencini ed è un bellissimo adattamento molto fedele del romanzo originale di Carlo Collodi, ma con una chiave di lettura che si concentra maggiormente sull'umanità e l'infanzia. Comencini ha trasformato Pinocchio in un bambino in carne e ossa fin da subito, diventando un burattino solo per punizione, e ha ambientato la storia in un contesto di miseria e paesaggi suggesrivi toscani. La serie tv vanta un cast eccezionale, con Nino Manfredi che interpreta Geppetto, Gina Lollobrigida la Fata Turchina e Andrea Balestri, al suo debutto nel cinema, nel ruolo del protagonista. (nel anche Franco Franchi e Ciccio ingrassia che interpretano il gatto e la volpe, Vittorio De Sica e Mario Scaccia) La vicrnda di Pinocchio è una metafora del percorso di formazione dell'uomo, che impara attraverso i suoi sbagli, le disavventure e l'importanza di onorare il legame con il padre. Comencini enfatizza la figura di un Pinocchio realistico, mostrandocelo come un bambino disobbediente e ribelle che conquista lo spettatore con il suo fascino malizioso, ma che impara anche a proprie spese il valore dell'onestà e dell'amore familiare. Il film si discosta da versioni edulcorate, presentando un racconto più fedele all'opera originale di Collodi, che affronta la crescita in modo complesso e stratificato. L'evoluzione di Pinocchio da burattino a bambino vero, simboleggia il percorso interiore di ogni individuo, che deve compiere errori per crescere e diventare più consapevole. La bugia è centrale nella storia, e il naso che si allunga rappresenta una metafora visiva delle conseguenze delle bugie. In questo senso, il film sottolinea l'importanza di dire la verità e di essere autentici, contrapponendola alla "maschera sociale" che porta a un'adesione acritica a logiche sbagliate. Il legame con il padre, Geppetto, è un filo conduttore fondamentale. La morale principale del film, infatti, è che per diventare davvero uomini non basta essere buoni figli, ma bisogna scegliere un padre e seguirne i consigli, onorando il legame che ci unisce a lui. La storia può essere interpretata anche come un viaggio iniziatico in un mondo spietato, dove l'innocenza e l'ignoranza di Pinocchio vengono sfruttate dai furfanti. Il burattino impara a sue spese l'ingiustizia, l'indifferenza e l'importanza della libertà, il cui valore viene compreso solo dopo aver pagato un prezzo alto. Comencini sceglie di rimanere fedele all'opera di Collodi, rifiutando una versione edulcorata della storia. L'adattamento è intenso e stratificato, mostrandoci la violenza e la morte in modo più esplicito rispetto ad altre versioni cinematografiche. Andrea Balestri, che interpreta un Pinocchio vero, con le sue contraddizioni: è furbo ma dolce, disobbediente ma disarmante, spesso irragionevole ma capace di conquistare tutti. Questo realismo rende il personaggio più vicino allo spettatore, più umano e convincente. Serie tv che ha segnato la mia infanzia e che rivedo sempre con molto piacere, e ha la capacità di ricreare realisticamente la Toscana di fine '800, e rievoca l'atmosfera del libro originale unendo una profonda riflessione sociale a un linguaggio visivo suggestivo.
Le avventure di Pinocchio (1972): Franco Franchi, Andrea Balestri
Le avventure di Pinocchio (1972): Andrea Balestri, Nino Manfredi
Le avventure di Pinocchio (1972): Andrea Balestri
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