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Eva contro Eva

Regia di Joseph L. Mankiewicz vedi scheda film

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La recensione su Eva contro Eva

di scandoniano
8 stelle

La giovane ed ingenua Eva Harrington entra nella vita della diva teatrale Margo Channing, della quale diventerà presto segretaria. Presto l’ambizione della giovane donna si rivelerà ingombrante per l’attrice, finendo per destabilizzarne gli equilibri personali e professionali…

Tra i film più celebrati e famosi della storia del cinema, “Eva contro Eva” è una storia avvincente e tesissima, firmata da Joseph Mankiewicz, che trae dal soggetto (il romanzo di Mary Orr) una sceneggiatura di grande valore, molto intensa, basata su personaggi di grande spessore e con delle interpretazioni di ottimo livello (si pensi che, caso unico nella storia, ben 2 attrici protagoniste e 2 non protagoniste furono candidate all’edizione del 1951 degli Oscar, rimanendo tuttavia a bocca asciutta).

Nel film è straordinaria la progressione con cui si dipana il rapporto tra le due donne, in una sorta di scontro psicologico (in questo senso è – per una volta – molto intelligente la traduzione italiana del titolo originale), dovuto soprattutto alla capacità di Eva Harrington di nascondere a tutti, tranne che a Margo Channing, i suoi fini, tanto da farne una femme fatale atipica. L’ambiguo personaggio della Harrington, interpretato seraficamente da Anne Baxter, ricco di ambizione subdola e falsamente modesta rappresenta un archetipo straordinariamente realistico, dentro come fuori dallo schermo, forse mai rappresentato meglio.

Generoso nei dialoghi e dalla caratterizzazione ben congegnata, “Eva contro Eva” si segnala anche per il ricorso ad un lungo flashback (con annessa voce fuori campo) con cui si dipana il film, rimpinguando la moda del ricorso all’analessi cinematografica con annesso narratore extradiegetico riportata in auge dal coevo “Viale del tramonto”, di nove mesi più vecchio (il ricorso sempre più frequente al flashback cambierà il modo futuro di narrare le storie sul grande schermo).

Record di nomination (ben 14) e 6 statuette aggiudicate (tra cui quella di miglior film e regia, battendo il citato antagonista firmato William Wyler). 

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