Regia di Peter Werner vedi scheda film
Particolare rivisitazione della leggenda di Babbo Natale, vista in chiave "moderna": ogni duecento anni un nuovo Santa Claus prende il posto del precedente, per esempio; in questa pellicola, tra l' altro, il "datore di lavoro" degli elfi non esita a venire alle mani, gioca a freccette ed è mezzo fuori di testa (dà quest' impressione, perlomeno): cosa che non ho apprezzato molto, sinceramente, io sono per il Kriss Kringle "classico". La regia dirige in maniera abbastanza decorosa, anche se alcune sequenze si sarebbero potute evitare. La sempre ottima Whoopi Goldberg recita più che dignitosamente, nella parte della cinica Lucy, che imparerà ad apprezzare lo spirito del Natale. Un film che tutto sommato si salva nel finale, scontato (o no?) ma carino.
Lucy è una donna in carriera, presa al massimo dal lavoro e che detesta il Natale. Il motivo è presto detto: da piccola chiese al Babbo Natale di un negozio, di far sì che suo padre, in Vietnam, tornasse a casa, e invece la sera stessa aveva ricevuto la notizia della sua dipartita. Da allora, ha perso la speranza nel Natale. Ciò che Lucy non sa, è che quello era il VERO Santa Claus, che ora sta cecando un degno erede: ogni200anni infatti si passa il testimone. Se non lo trova entro il 25dicembre, il mondo è destinato a passare un nuovo diluvio universale e anche peggio. Che sia Lucy la persona adatta?
Bravo. Non fa un granchè nel corso della pellicola, ma comunque la sua interpretazione convince.
Tra i Babbi Natale più strani mai apparsi in un film. In alcuni momenti, sembra perdere qualche colpo, ma non si capisce se è dovuto all' attore stesso oppure al personaggio in sè.
La migliore, sempre brava e convincente. Interpreta Lucy, che come in ogni pellicola natalizia che si rispetti, è la persona che deve rivedere le sue opinioni riguardo alla magica festività.
Discreto. Buono per certi aspetti, meno per altri.
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