Regia di Luc Besson vedi scheda film
Il regista Luc Besson si cimenta con il famoso conte del romanzo di Bram Stoker schiacciando il pedale sul lato romantico del vampiro maledetto e inserendo, fra una musica di Danny Elfman e l'altra, anche momenti autoironici, che certe volte stonano al racconto.
Il regista Luc Besson si cimenta con il famoso conte del romanzo di Bram Stoker schiacciando il pedale sul lato romantico del vampiro maledetto e inserendo, fra una musica di Danny Elfman e l'altra, anche profumi ipnotizzanti e momenti autoironici, che certe volte stonano col racconto. I rimandi al film di Coppola, del 1992 sono evidenti, a cominciare dal tono romantico della pellicola ed il look orientale del conte, con i capelli lunghi e argentei, quando incontra Jonathan Harker. Belle scenografie (stranamente solari), ottimi costumi di scena (vedi quelli quando Dracula frequenta la corte di Versailles, ballando con le dame e i gentiluomini), per una storia che fa a meno del dottor Van Helsing, sostituito dal sacerdote-esorcista del sempre simpatico Christoph Waltz, e delle mogli di Dracula, rimpiazzate da gargoyle disneyani e da Matilda de Angelis, che sembra divertirsi in versione vampira-messaggera. Caleb Landry-Jones e Zoë Bleu belli e dannati, ma un po' fuori luogo come conte Dracula e Mina. Lui, poi, sembra un mix fra Johnny Depp e Ted Raimi, fratello di Sam, altro che Gary Oldman, lei non è certo la Winona Ryder, di Coppola, pur essendo molto bella. E' una pellicola che ammicca a un pubblico di teenager, ma si fa guardare, peccato che io Dracula lo preferisca più cupo e per niente esilarante, a meno che non sia quello di Mel Brooks.
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