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Facciamo un sogno

Regia di Sacha Guitry vedi scheda film

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Utente rimosso (SillyWalter)

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La recensione su Facciamo un sogno

di Utente rimosso (SillyWalter)
8 stelle

FAISONS UN RÊVE. Facciamo un sogno. Di cui si dice: è teatro-filmato. E piuttosto giustamente. Ma è anche benemerito teatro-filmato, senza il quale ci mancherebbe una testimonianza di mattatorato scenico da applausi ebeti indirizzati al televisore. Forse il miglior souvenir delle doti (sovran)naturali di Sacha Guitry, che a tratti potrebbe rivaleggiare (oso?...ma sì dai...) con un Groucho Marx per parlantina screanzata con accenti surreali (avete presente Groucho che tenta di sedurre la ricorrente donnona dell'alta società rigonfia di soldi?...).

 

Sacha Guitry, André Lefaur, Gabriel Signoret, Michel Simon

Facciamo un sogno (1937): Sacha Guitry, André Lefaur, Gabriel Signoret, Michel Simon

 

Talmente teatro-filmato che per metterlo in scena sarebbe bastato UN ambiente UNO. L'introduzione difatti è pre-posticcia, con un numero musicale zigano e una spruzzata di divi teatranti sui titoli di testa (Michel Simon il più noto) che a una festa casalinga si scambiano facezie e arguzie (a seconda...) su amori, amanti, donne belle e donne brutte. Uno zibaldone molto francese di gossip, battute e aforismi più o meno riusciti col solo scopo di far incontrare il tema della piece ("provvidenziale e spudorata cornificazione a fin di bene") e il trio protagonista: il succitato Sacha Guitry (scapolo cornificatore), il semprebravo Raimu (marito cornificatore e cornificato) e Jacqueline Delubac (moglie cornificata e alfine cornificante).

 

Sacha Guitry, Jacqueline Delubac

Facciamo un sogno (1937): Sacha Guitry, Jacqueline Delubac

 

Inizia con una scenetta divertente, il maggiordomo che risponde a gesti e mugugni alla padrona di casa perché ha la bocca piena di quel che ha rubato al buffet per gli ospiti. Madame Delubac divertita : "È inutile che serviate il rinfresco...com'è, è buono?" "Mmmh!", gesticola entusiasta il maggiore della domus. (...) La Delubac al marito Raimu: "Fumi troppo!" E Raimu protesta: "Ma se fumo solo un sigaro alla volta!" (...) Due sagge e puntute vegliarde: "A teatro vogliono sempre che le opere finiscano con un matrimonio. Credono tutti che sia una commedia che finisce invece è un dramma che inizia."

 

Il PUNTO della premessa è che Raimu al ricevimento si vanta con il conoscente Sacha (scapolo con nomea di seduttore) dell'appuntamento con l'amante del giorno dopo, dandogli così l'occasione per farsi ladro della moglie altrui. Sacha quindi invita la coppia a passare da casa sua il giorno dopo poco prima delle nove, bensapendo che alle nove Raimu ha l'incontro galante. Il giorno seguente la coppia arriva e il maggiordomo li fa accomodare avvertendoli che il padrone di casa non è in casa. I due attendono e attendono, Raimu freme e protesta, spacciando alla moglie l'impellente ritrovo carnale per un lucrativo appuntamento di lavoro con un finanziere sudamericano che si chiama..."Lopez Quitez De la Nananà"... [magnifico...un Ayeye Brazof antelitteram...] . La moglie (sufficientemente smaliziata) finisce per incoraggiarlo a raggiungere "il sudamericano" progettando di restituirgli il favore. Raimu esce da casa-Guitry e Sacha esce dal bagno da dove ha sentito tutto... A questo punto il nostro stordisce e ammutolisce (LETTERALMENTE) l'amata con una raffica di parole corteggianti: "Lo so che è una pazzia! Badi bene che può darsi che mi stia comportando da idiota, che stia sprecando 3 settimane di sguardi!...No, non parlare ancora...troverò le parole d'amore giuste? Verranno in mio soccorso? Sono 3 settimane che le metto da parte. No, non parlare! Per favore rispondimi con gli occhi! Solo con gli occhi!"

 

locandina

Facciamo un sogno (1937): locandina

 

C'è poi da (an)notare un autentico pezzo di bravura di Guitry che completamente da solo tiene avvinto lo spettatore (il me presente medesimo) per un buon quarto d'ora come fosse un musicista in trance che ti trascina manipolando da par suo ritmi, pause, accenti, minime, semiminime et cetera. Difatti, dopo aver dichiarato il suo amore alla Delubac e aver incassato bacio e corrispondenza di affetti, ritroviamo Sacha da solo a casa quella stessa sera ad attendere che la bella venga a consumare il consommé. Monologando immagina i dubbi di lei e poi se la figura che esce di casa per venire all'appuntamento: "Ecco che gira l'angolo, traversa gli Champs Elysée, prima isola pedonale, seconda isola pedonale... si avvicina...passa davanti al mio sarto che non vedrà mai i suoi soldi...va avanti...gira attorno alla statua di Shakespeare, non c'è da stupirsi se domani Shakespeare avrà la testa voltata... Ma no, non preoccuparti, amore, a quest'ora chi vuoi che ti veda... eccola arrivata...forza suona!...avanti suona!...Su, suona! (Suona davvero il campanello , ma è il postino...lui teme che sia una lettera di lei che rinuncia, ma è in realtà la lettera di qualcun altro...)

 

Il risultato è che lei poi lo raggiunge e fanno robe (sulla fiducia, fuori scena). Ma in agguato c'è una complicazione inattesa: l'indomani Madame Delubac si risveglia alle 8 di mattina nel letto dell'amante quando avrebbe dovuto rientrare a casa a dormire col marito (reduce a sua volta da una serata licenziosa).

Lei - E se tornassi a casa ora e dicessi a mio marito che ho avuto un incidente?

Lui - E dove avresti avuto un incidente?

Lei - In strada!

Lui - Sì, in effetti gli incidenti d'auto in appartamento si fanno sempre più rari.

 

Mentre ragionano sul da farsi, i due amanti decidono prima di tutto che è il caso di farsi portare la colazione in camera. Sacha, tra frizzi e lazzi, ricostruisce con lei la probabile serata del marito e ipotizza che tra le 10 e le 11 di sera non si sia sentito bene perché "gli stava spuntando qualcosa in fronte." Seppur inebriato d'amore Sacha cerca il soccorso della logica e chiede a lei una parola definitiva su un argomento di capitale importanza.

Lui - Ma ora, amore mio, vogliamo smettere di scherzare un momento?

Lei - Ma io non scherzo, ve lo giuro!

Lui - Volete considerare che avete davanti a voi un amico devoto, leale e onesto?

Lei - Sì.

Lui - Ve ne sono grato. Allora questo amico vi porrà una domanda. Posso sperare in una risposta assolutamente precisa?

Lei - Sì.

Lui - Bene, e allora, guardandovi negli occhi vi domando, e vi supplico di rispondermi: ci volete il burro sul pane?

Lei - [Stizzita] Ooooh!...

Lui - [Le manda un bacio] Vi amo, è la mia sola scusa... [Si volta e poi torna su di lei] Ma non mi avete risposto, ci volete il burro sul pane?

Lei - [Adirata] Sì!!! Su un lato solo!!

Lui - [Ridacchiando] Sì, scusa l'insistenza ma su quale lato?

[Grida di Lei]

 

Sacha Guitry

Facciamo un sogno (1937): Sacha Guitry

 

Bon. Ora vi basti sapere che, tanto per rispettare l'unicità scenica da guinness, Raimu tornerà addirittura a bussare alla porta di casa-Guitry e poi... poi il resto, se non vi spiace, potete anche guardarvelo. Fin. Adieu.

 

(C'è giusto il tempo per un ultimo scambio)

Lei - Quando penso all'avventura di stanotte...quando penso a cosa abbiamo fatto!

Lui (Guitry) - [Malizioso] Uh, è stato bello...

Lei - Quando penso a quanto è stato tutto veloce... 

Lui (Guitry) - Ho fatto il prima possibile. 

 

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