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La sparatoria

Regia di Monte Hellman vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La sparatoria

di axe
7 stelle

Utah, seconda metà del XIX Secolo. Willet Gashade, minatore, tornato al proprio accampamento, non trova ne' il fratello Coigne, ne' un compagno, Leland; sul posto c'è un altro socio, il più giovane ed ingenuo Coley, il quale l'informa che Leland è morto, colpito da una fucilata sparata da ignoti, e Coigne è in fuga, dopo aver ucciso un uomo ed un bambino, mentre era in stato di ubriachezza, in una vicina località. Mentre la tensione sale, giunge al campo una donna misteriosa, la quale ingaggia Willet e Coley come guide per raggiungere ed oltrepassare un territorio desertico. Pur non conoscendo le motivazioni della donna, dall'atteggiamento scontroso, i due, allettati da un lauto compenso, accettano. Man mano che il gruppo procede, il mistero s'infittisce, e gli equilibri tra i personaggi cambiano nel momento in cui ad essi si aggrega Billy, noto come killer a pagamento. Willet e Coley diventano, di fatto, ostaggi nelle mani dei due, e sono costretti a seguirli nell'ardua traversata del deserto. Benchè siano presenti i canonici elementi del genere western - costumi, ambientazioni selvagge, connotati sociali di una terra quasi senza legge - l'impianto dell'opera è molto "thriller". Il regista introduce nel racconto una serie di elementi, lasciando all'immaginazione dello spettatore il compito di ipotizzare se e come essi siano interconnessi. Nel corso della narrazione, ulteriori indizi possono fornire un orientamento, utile anche per capire il complesso rapporto psicologico che lega i quattro personaggi. Coley s'innamora della donna misteriosa, la quale lo sfrutta; Billy prende in antipatia Coley; Willet non cede al fascino della donna, ma teme Billy, e pur avendo oscuri presagi di morte, non si sottrae alla marcia, quasi assecondando un destino infausto; la donna è animata da cattive intenzioni, ed estremamente determinata. Nell'ultima parte del film, il cerchio si chiude. Lo spettatore ottiene quasi ogni informazione necessaria a comprendere gli eventi, in attesa di una spiazzante ultima sequenza. La tensione è al massimo; anche se gli eventi sono pochi - concentrati nell'ultima parte del film, di breve durata - la sceneggiatura concede qua e là informazioni utili a trarre ipotesi, alcune delle quali non possono che acuire la suspence ed indurre la percezione di una tragedia imminente. Ben caratterizzati i personaggi. Billy, interpretato da Jack Nicholson, è un pistolero spietato, determinato nell'eseguire i compiti per cui è pagato. Willet (Warren Oates), uomo d'esperienza, sta al "gioco", finchè il "gioco" si fa duro, e non può più sottrarsi. Coley è un giovane di buoni sentimenti, troppo "piedidolci" per poter sperare di sopravvivere al "contesto". Infine vi è, interpretata da Millie Perkins, la donna misteriosa ed assolutamente determinata a portare a termine la sua impresa. E' un personaggio difficile da valutare poichè alterna altezzosità a modi concilianti; un comportamento educato ed apparentemente sincero ad un fare riservato ed infido. Un western ad alta tensione, appassionate da vedere e nel contempo "decifrare", fino alla disarmante conclusione.

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