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Mr. Vendetta - Sympathy for Mr. Vengeance

Regia di Chan-wook Park vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Mr. Vendetta - Sympathy for Mr. Vengeance

di giansnow89
8 stelle

Dietro il sangue di Park Chan-wook c'è un mondo di miserie e di torti.

Il protagonista sordomuto del film, per vendicarsi di alcuni trafficanti di organi che lo avevano truffato, ne fa letteralmente strage nel loro covo lasciando dietro di sé una lunga scia di sangue. Quello che la polizia trova sulla scena del crimine è un orrendo mattatoio: i trafficanti sono stati trucidati, sgozzati, scannati. Spontaneo sorge un pensiero: quale è esattamente la differenza di quella stanza dopo la strage, con il prima, quando sotto i ferri di quei macellai ci finivano poveri disgraziati senza più nulla da perdere? Se anche esiste un confine, è assai labile. A Park Chan-wook piace da pazzi giocare con le inversioni fra i ruoli, sparigliare le carte, complicare la capacità di giudizio dello spettatore, che si ritrova a parteggiare ora per l’uno ora per l’altro personaggio, ed infine a chiedersi se valga davvero la pena di provare empatia o disgusto per chicchessia. Non sembrano tanto i protagonisti del cinema di Park ad essere sbagliati, ed ambigui, ed abili a malefiche doppiezze; piuttosto, ad essere fallati sono il mondo e le vicende in cui sono coinvolti, che obbligano i protagonisti ad essere ad un tempo in cerca di vendetta ed oggetto del desiderio di vendetta altrui. Sarebbe anche giusto soffermarsi su cosa sia la vendetta per Chan-wook: in una delle sequenze finali, Park Dong-jin dice a Ryu, quasi scusandosi «Sei un bravo ragazzo, ma dovrò ucciderti», restituendo un carattere di necessità al suo gesto, come se la vendetta servisse a restaurare l’ordine della natura, sconvolto da varie casualità (la truffa dei trafficanti a Ryu, la morte accidentale della figlia di Park, il suicidio della sorella di Ryu). La natura perturba le vicende umane, e sta all’uomo, mediante la vendetta, ristabilirne la perfetta omeostasi. Guardando le cose da questo punto di vista, si comprende bene perché siano tanto ingiudicabili i personaggi di Chan-wook: sembrano fin quasi i freddi esecutori di una volontà fatale superiore a loro stessi.

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