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Sacco e Vanzetti

Regia di Giuliano Montaldo vedi scheda film

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La recensione su Sacco e Vanzetti

di emmepi8
8 stelle

Montaldo ha puntato su un argomento scottante anche se a distanza di molti anni, gli americani direttamente non  lo  hanno mai affrontato. Il regista anche co-sceneggiatore, è riuscito a costruire attraverso gli atti del processo un’analisi più che precisa e cinematograficamente funzionale e di pregio, un esempio davvero inaspettato su questo regista, che spesso ha dalla sua un didascalismo che riesce a mettere in crisi anche gli argomenti più interessanti. La storia è costruita nella maniera migliore mischiando un cromatismo più che interessante e montato nella maniera giusta; la storia inquadra benissimo la situazione dei nostri immigrati in quel momento storico di un America forse a noi sconosciuta e non molto rappresentata dal cinema americano; l’accostamento politico anarchico è certamente quanto mai attuale, in quel momento anche per noi italiani, dove si vede e si parla  dell’uccisione di un attivista politico buttato dalla finestra di un stazione di polizia durante un interrogatorio, vi ricorda qualcosa? Perfetto ed appassionante è tutto il fattore processuale, come anche le due diverse e distinte personalità dei protagonisti che danno modo ai agli  interpreti di dare il massimo: Cucciolla è Sacco, una personalità schiva e privata che ama la famiglia e con lealtà affronta i suoi problemi, Volontè è un Vanzetti  più focoso, ma giusto e mai violento come vorrebbero farci credere. Il problema di spostare il processo sul versante politico è il fulcro della vicenda che come si vedrà porterà i due uomini ad una fine senza rimedio, legata indissolubilmente ad un fattore che lo Stato non può mai mettere da una parte. Un tipo di cinema legato indissolubilmente al nostro grande cinema di denuncia  e che sa parlare nella maniera giusta di politica e critica sociale; Montaldo ha preso il meglio di questo nostro filone ed ha saputo comporre un quadro cinematografico che ha lasciato il segno, benché la programmazione di questo film non sia delle migliori; so che ne hanno fatto anche uno  film tv di recente, ma non l’ho visto, senza dire niente a priori e senza averlo visto, non mi piace l’aria che si respira  nelle produzioni tv  che oggi si fanno. La versione italiana demistifica un po’ dalla costruzione del film attraverso un doppiaggio indiscriminato, togliendo un po’ dell’affondo realistico che proprio il bilinguismo proponeva Una curiosità, in America solo nel 1977 hanno ammesso che il caso fu un errore giudiziario, ma senza mai  allargare il messaggio  nella maniera dovuta e la presenza di questo film nel mercato che fece scalpore ne è stato senz’altro un mezzo.

Sulla trama

una storia forte, che Montaldo, superando sè stesso, riesce a dargli fiato in maniera inconsueta.

Su Giuliano Montaldo

pesno fra le cose migliori

Su Gian Maria Volonté

rimane in sordina per i due terzi del film ma poi nel finale è un grande che ha il suo spazio

Su Riccardo Cucciolla

un grande attore, che qui dà il suo massimo avendo un'occasione unica

Su Rosanna Fratello

cantante del momento che Motaldo ha messo bene a frutto, ma non ha avuto altre  occasioni valide

Su Cyril Cusack

Il pubblico ministero spietato e motivato dalla politica, un bravo  Cusak

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