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Corpi impazienti

Regia di Xavier Giannoli vedi scheda film

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La recensione su Corpi impazienti

di FilmTv Rivista
8 stelle

Un film dolente ed emozionante. Una storia sull’amore, sulla gelosia, sulla morte che lentamente sfibra il corpo e lo trasforma, che non domina o spegne l’anima, il desiderio, l’attesa di un domani effimero, le pulsioni, lo sguardo. La certezza di non avere più sogni e la certezza di sentirne il bisogno. A vent’anni la felicità è un‘invenzione senza futuro. Le relazioni, sensuali e impazienti, tra Charlotte (Laura Smet) malata di cancro, Paul (Nicolas Duvauchelle), il fidanzato, studente universitario, e Ninon (Marie Denarnaud), cugina di Charlotte, portano lo spettatore nella zona letteraria e cinematografica occupata simbolicamente dal triangolo-ronde (figura di una geometria inconcepibile) di Jules e Jim e dall’amore folle/terminale (non è, per fortuna, il solito dittico eros-thanatos). L’esordiente Xavier Giannoli ha introiettato alla perfezione il cinema di Maurice Pialat e l’analisi del suo À nos amours fatta nel documentario L’Oeil humain, girato prima di questa ragguardevole opera prima in cui la carne malata, il sesso imperioso, le emozioni violente e la paura reclamano inquadrature limpide e trasparenti. Smuovono l’inconscio come accade nei film dei registi ammirati dal giovane autore: Bergman, Cassavetes, Renoir,Truffaut e Scorsese. Il film e i tre bravissimi attori protagonisti esprimono, con durezza, con abbandono, con smarrimento e consapevolezza dei ruoli, una verità fisica contagiosa, un’energia vitale, una passione a tre conquistata e perduta mentre cala la notte.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 40 del 2003

Autore: Enrico Magrelli

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