Regia di Mary Bronstein vedi scheda film
If i had a camera i'd make a film
If I Had Legs I'd Kick You (2025): locandina
ROME FILM FEST 20° EDIZIONE
Di certo, Rose Byrne, la fa da protagonista assoluta, un po’ perché con la cinepresa in faccia per tre quarti di film, difficile concentrarsi sul resto, comunque ben incasinato, come può essere la vita di una psicoterapeuta bulimica in analisi, con una casa a pezzi, una figlia alimentata a flebo, un marito presente solo al telefono e un contorno di personaggi che più fastidiosi non possono: le pazienti più svalvolate di lei, il medico che segue la figlia, il posteggiatore che la vessa quotidianamente, lo strambo vicino di casa, la cassiera punk del supermercato dove compra soprattutto alcolici, il collega psicanalista ben poco rassicurante.
Il tutto in un vortice di situazioni irreali, spinte all’ eccesso e contorno di incubi ricorrenti legati alle problematiche della genitorialità ed ogni altra difficoltà comune a presenza e crescita di figli.
Si finisce per esagerare con una grigliata di bizzarrie fuori registro che allontanano alla fine da un possibile giudizio critico e comprensibile, per relegare tutto su un modello lanthimosiano che frulla incubi, isterismi e stravaganze (criceto compreso).
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