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La città proibita

Regia di Gabriele Mainetti vedi scheda film

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La recensione su La città proibita

di alan smithee
8 stelle

locandina

La città proibita (2025): locandina

ANTEPRIMA AL CINEMA

... Grosso guaio... nella Chinatown capitolina... 

Dal 1975 ad inizio anni10 il governo cinese, per scoraggiare il fenomeno della sovrappopolazione in rapporto alle risorse disponibili, vietò alle coppie di partorire più di un figlio ciascuna. In questo contesto, raccontato anche nei romanzi di apprezzati scrittori come Mo Yan, due giovani coniugi si trovano costretti a celare l'esistenza della loro giovane secondogenito, a cui il padre insegna l'arte del combattimento, che costei apprende maturando una gran tecnica.

Più di vent'anni dopo una giovane clandestina cinese giunge a Roma per cercare la sorella, giunta anni prima per guadagnare abbastanza soldi per poter restituire alla sorella una vita dignitosa e non più segregata.

Ma la sorella non si trova nel bordello in cui dovrebbe lavorare.

Il suo destino tragico la legherà ad un maturo gestore di un ristorante romano e il ritrovamento dei due disgraziati farà sì che le vite della tenace clandestina combattente e del giovane e mite cuoco figlio del titolare scomparso si leghi o in un rapporto dapprima contrastato e violento, destinato a virare verso sentimenti completamente diversi.

Yaxi Liu

La città proibita (2025): Yaxi Liu

Enrico Borello, Marco Giallini

La città proibita (2025): Enrico Borello, Marco Giallini

Ma che bello Mainetti!

Ma che bravo Mainetti.

Ho apprezzato entrambi i suoi film precedenti, a partire dall'acclamato a furor di popolo Lo chiamavano Jeeg Robot, ma anche quel suo imperfetto, ma assai coraggioso, Freaks Out, che meritava più considerazione e rispetto. Ma questo suo terzo concitato e dinamico, romanissimo La città proibita è davvero un film non solo godibile, ma girato con grande perizia ed uno stile dinamico elettrizzante: una prima parte action diretta benissimo, con combattimenti virtuosi degni dei più abili ed apprezzati cineasti dell'est, cui fa seguito un secondo tempo risolutore ben gestito a livello narrativo, incalzante ed impeccabile.

Un po' un "grosso guaio" nella chinatown capitolina, un po' un "Kill Bill de noantri" senza nessuna accezione dispregiativa. Anzi, tutto il contrario.

locandina

La città proibita (2025): locandina

Forte di un cast metà cinese, metà "romano", con ruoli ben scritti affidati al giovane Enrico Borello e a nomi noti come Marco Giallini, Sabrina Ferilli e Luca Zingaretti (bravissimo anche "da morto"), La città proibita è un action italiano di cui andar finalmente fieri.

Ci voleva davvero un regista che, come l'altro audace e talentuoso Andrea Di Stefano, dirigesse, come qui avviene, con gran perizia ed accattivante taglio di ripresa, un film che è tutto italiano, ma anche capace di guardare al mercato internazionale con orgoglio ed uno stile di regia invidiabile.

Andatelo a vedere al cinema! Sostenetelo!

Perché il cinema italiano merita certamente di più che sopravvivere "follemente" di "diamanti".....

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