Regia di Yorgos Lanthimos vedi scheda film
Due bifolchi ignoranti, inzuppati all'osso di teorie complottiste, rapiscono la CEO di un'importante azienda farmaceutica, convinti che sia una rettiliana. Lo sviluppo sarà tutt'altro che scontato con un finale decisamente interessante.
C'è poco da fare, Yorgos Lanthimos è un signor regista. Sono curioso di vedere la pellicola coreana da cui ha tratto Bugonia, Jigureul jikyeora!, ma appare chiaro, scorrendo le immagini, che ci abbia messo parecchio del suo. Il soggetto è già oro colato: la fantascienza funziona di più quando descrive la società e Bugonia descrive perfettamente il secolo pseudoilliminato in cui viviamo, in cui l'accesso libero al sapere avrebbe dovuto - nelle intenzioni - elevare la società a un grado più alto, mentre invece ha sublimato una mandria di idioti complottisti, conferendogli un'aurea di autorevolezza che di fatto rappresenta solo la dorata patina di una superficie corrosa e arrugginita. Lanthimos arricchisce la storia di un'estetica potente, sfruttando al meglio il talento straordinario di Emma Stone e costruendo una tensione costante che viene ben stemperata da momenti di sferzante ironia. Un piccolo gioiello, insomma. Mi accodo all'entusiasmo diffuso che ha portato me a vederlo: è un film da recuperare, scritto su misura per lo spettatore moderno. Finale notevole.
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