Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film
Sarò scemo io, ma l'ho trovato poco coinvolgente...
BLACK BAG – DOPPIO GIOCO.
Steven Soderbergh ritorna dietro la macchina da presa alle prese con uno spy-drama.
George Woodhouse, agente segreto londinese, viene incaricato dal suo superiore Meacham per scovare una talpa nel SIS che ha fatto trapelare delle informazioni molto delicate da un software top-secret, nome in codice Severus. È in gioco la sicurezza nazionale e forse globale. Meacham gli dà una lista di cinque sospettati, quattro suoi amici e colleghi e in particolare sua moglie Kathryn, anche lei un’agente segreto. Mettendo al corrente la moglie, ma senza dirle troppo, invita a cena le altre due coppie e mette nelle pietanze una sostanza che frena le inibizioni. Dopo di che accadranno risvolti di trama, sospetti e bugie trapelate che porteranno alla risoluzione del mistero.
Black Bag - Doppio gioco (2025): Regé-Jean Page, Naomie Harris, Michael Fassbender
Allora, stavolta mi è difficile questa recensione per un semplice motivo. Non ho capito molto della trama. Per carità, il film è girato anche bene, inizia alla grande con un piano sequenza che tallona il nostro George da dietro, ci sono varie scene dialogate interessanti e alcune con una bella tensione. I personaggi sono anche descritti con parsimonia e sono interpretati bene. I vari indizi e particolare narrativi sono incastrati in modo da far quadrare il tutto. Cosa interessante, non ci sono scene d’azione, solo un paio di morti, ma soprattutto ci si basa sul capire quali sono le cose vere dalle cose false. Inoltre la durata non è neanche eccessiva nella sua ora e mezza.
Black Bag - Doppio gioco (2025): Michael Fassbender, Cate Blanchett
Mi spiace solo che gli intrighi non coinvolgono mai del tutto, i personaggi sono freddi, le vicende a volte non si capisce perché accadono e le motivazioni finali sono buttate lì. Inoltre il ritmo cade parecchie volte, la musica fa’ il minimo sindacale e il personaggio di Pierce Brosnan è quasi non pervenuto.
Non lo so’, stavolta devo rivederlo un’altra volta per capirlo, anche perché se il soggetto è preso da Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese capisco anche perché non sia così coinvolgente e interessante…
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