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Lost in Translation

Regia di Sofia Coppola vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Lost in Translation

di claudio1959
8 stelle

Scarlett Johansson, Bill Murray

Lost in Translation (2003): Scarlett Johansson, Bill Murray

Bill Murray, Takashi Fujiki

Lost in Translation (2003): Bill Murray, Takashi Fujiki

Scarlett Johansson

Lost in Translation (2003): Scarlett Johansson

Lost in translation e’il secondo film di Sofia Coppola, che dopo l’ottimo debutto da regista anno 1999 nell’incantevolmente tragico e bellissimo: Il giardino delle vergini suicide, gira nel 2003 questo film intimista e romantico, assolutamente personale. Lost in translation e’un racconto privato di due persone in crisi, per motivi diversi, sono due mondi che casualmente entrano in contatto e scoprono di avere voglia di condividere bei momenti insieme. Lo smarrimento che vivono, li unisce in un amorevole e sincera amicizia. Bob/Bill Murray attore in declino a Tokyo per fare lo spot ad un whisky giapponese si sente spaesato, in questa grande metropoli. In hotel intravede Charlotte/Scarlett Johansson, prima di fare approcci, si scambiano sorrisi, ma senza parlare, a volte capita. In seguito i due si incrociano ancora sempre in hotel e dopo la prima conoscenza, decidono di passare dei momenti insieme, coinvolgendo anche altre persone tra le quali Anna Faris amica di Charlotte, ci sarà una scena molto godibile al karaoke, dove Bob canterà, vi lascio immaginare con che risultati comici. Ormai i due sono inseparabili, sono grandi amici, quasi danno un senso alla loro vita annoiata di una giovane moglie trascurata dal marito fotografo Giovanni Ribisi e di Bob, nella consueta crisi della mezza età. Sofia Coppola descrive mirabilmente lo stato d’animo di questa stravagante coppia, dapprima persa dentro se stessa e poi appagata dalla bella amicizia che si è creata tra due americani che soffrono d’ insonnia a Tokyo. Bellissimo il finale che al momento della partenza, li unisce in un abbraccio lungo ed affettuoso, fatto di parole sussurrate e di sguardi languidi e ci scapperà anche un timido bacio, molto emozionante tra queste due persone che hanno scoperto un attaccamento ed un affetto molto coinvolgente, delicato e tenerissimo. Film che vinse il premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale, costato pochissimo alla Zoetrope studios, fece ottimi incassi in tutto il mondo ed ottenne lusinghiere critiche molto positive. La piccola Sofia Coppola che debutto’nel cinema da attrice nel Padrino parte III, ha trovato la sua strada come stupenda regista di film molto particolari e raffinati dal punto di vista psicoogico, per chiudere cito volentieri anche Anna Faris attrice lanciata dai film su Scary movie, qui in un piccolo ruolo, che già fa intuire la sua simpatia di brava attrice e commediante di razza, rivista anni dopo nel 2008 nella commedia romanica: La coniglietta di casa, film usa e getta, ma godibile.

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