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Il genio della truffa

Regia di Ridley Scott vedi scheda film

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La recensione su Il genio della truffa

di Furetto60
6 stelle

Insolito film di Ridley Scott, diversissimo dai suoi abituali Kolossal. Non male

Roy alias, Nicholas Cage e Frank sono due soci, la cui attività consiste nell’architettare le truffe e i raggiri più fantasiosi, ai danni dei più creduloni o dei più deboli. I due complici sono molto differenti nel carattere e nel modus operandi. Roy si dedica al suo lavoro, con precisione certosina e metodo scrupoloso. Tanto geniale nella sua occupazione, che lo ha reso ricco, quanto a disagio nella vita quotidiana, afflitto da un grave disturbo ossessivo-complusivo, agorafobico e preda di tic di ogni tipo, schiavo di pillole e psicofarmaci, non ha una vita privata,nessuna relazione affettiva, la sua ex moglie lo ha lasciato 14 anni prima, quando scoprì di essere incinta.Frank sembra invece avere un ruolo subordinato, ma ha un equilibrio emotivo stabile e una vita normale. Un giorno con suo grande disappunto, Roy scopre che il suo psichiatra, che gli procurava medicine illegali, è irreperibile, quindi su indicazione dell'amico Frank ricorre a un altro medico, tale Dr. Harris Klein .Questo “dottore”,appare molto disponibile, contatta per lui la sua ex e gli annuncia che è padre della quattordicenne Angela. L’evento da un lato sconvolge la routine,ma d’altra parte gli solleva l'umore,alleggerendo la sua sintomatologia nevrotica.Finalmente ha qualcuno da amare. Angela pretende di partecipare alle sue truffe e Roy dopo qualche iniziale ritrosia, finisce con l’assecondarla , il colpo "gobbo"  riesce, ma c’è un brutto intoppo. L'individuo truffato, si fa trovare a casa sua dove c’è anche Frank tutto “ammaccato” imponendo, pistola alla mano, la restituzione dei suoi soldi ,Angela sotto minaccia in preda al panico, impugna l’arma di Roy e spara contro costui. Così Incoraggiati da Roy, Frank e Angela vanno via prima dell’arrivo della polizia mentre Roy cerca di sbarazzarsi del presunto cadavere. Trattandosi di una commedia gialla, la sinossi deve necessariamente interrompersi qui, per non sciupare il duplice colpo di scena finale. Da un romanzo di Eric Garcia, film lontanissimo dai kolossal di Scott, che si avventura in un territorio insolito per lui, la commedia "giallo-sentimentale". L’esito è controverso,si nota l’assoluta padronanza della camera da parte del regista, ma la scrittura lascia qualche piccola perplessità. Interessante senza ombra di dubbio la disamina psicologica di un personaggio particolare,la maschera di Cage che si produce in varie smorfie e tic irrefrenabili, non è né enfatizzata ,né caricaturale, chiunque abbia incontrato persone afflitte da quei disturbi neurologici, sa quanto quell’interpretazione sia realistica, ciò che invece sembra un tantino forzato è lo sviluppo degli eventi, nella seconda parte del film. Chi pratica la cinematografia da decenni sa, quanto il tema della truffa sia stato utilizzato,abusato , sfruttato e strizzato,massicciamente dai più svariati cineasti.Si pensi a “La stangata" a "Prova a prendermi" "The snatch" il nostro "totò truffa"solo per fare qualche esempio.Nella fattispecie il finale assolutamente imprevedibile,ma tuttavia mesto, ricorda molto "la migliore offerta" di Tornatore

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