Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Sicuramente è impossibile scindere l'intera opera di Bertolucci dalle sue idee politiche, di chiara fazione rossa. Però qui il grande regista italiano non si imbarca in nessuna battaglia ideologica. Di politico c'è solamente il dialogo finale, dove il senso di rivoluzione (guarda caso avviene sempre in Francia) può anche precludere la violenza.
The Dreamers è il personale omaggio di Bertolucci al cinema che fu, dove ad essere esplicitato è il senso stesso di un'opera cinematografica: il regista é un voyeur che sbircia qualcosa di inaccettabile. É un "criminale" che, affascinato, non può fare a meno di continuare a guardare. E allora ecco il '68, il mondo cambia in un appartamento, dove i giovani scoprono la sessualità e i genitori devono farsi da parte.
Un film difficile da digerire e fiero del suo essere grezzo, sia nel contenuto che nello stile prettamente visivo.
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