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The Dreamers - I sognatori

Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Dreamers - I sognatori

di chinaski
8 stelle

Questo è un film sull' amore. Quello per il cinema, prima di tutto. Poi l' amore per il sesso, la giovinezza e Parigi. Per le bandiere rosse, le lotte studentesche e un periodo che sembra già lontano dei secoli.
Bertolucci riapre l' appartamento di Ultimo tango a Parigi. Questa volta non è una stanzetta di un albergo fatiscente. E' una casa altoborghese. Ma i giochi che si svolgono al suo interno sono quelli di una volta.
Il sesso come scoperta di se stessi.
Il sesso come materializzazione dell' amore.
Il sesso come rivolta.
Il regista mostra senza (falsi) pudori i corpi dei tre protagonisti. Sono belli e giovani. Come opere d' arte. Non a caso, la casa è piena di dipinti. E' pregna di arte e cultura. Non a caso, in una immagine bellissima, Isabelle appare come la statua di Venere. Senza le braccia.
Isabelle, Theo e Matthew si incontrano alla Cinemateque di Parigi. Sono tutti e tre appassionati di cinema. Fanno un gioco particolare fra di loro. Quello di mimare una scena di un film e di fare indovinare agli altri di quale film si tratta.
Da questo spunto narrativo, Bertolucci coglie l' occasione per un suo personale gioco di citazioni e rimandi. Prende scene vere di altri film e le inserisce nel suo. E questo è l' amore di cui parlavo.
Ci sono scene di Cappello a Cilindro, Scarface, Venere Bionda.
Se non si capisce che film è, si deve fare una penitenza.
E in questo modo iniziano i primi approcci sessuali fra i tre.
E' interessante questo fatto. Che il cinema sia la molla che fa scattare la scoperta sessuale. In un punto Matthew dice a Theo che il regista è un voyeur. Che l' obiettivo è il buco della serratura della camera da letto di tua madre e tuo padre.
Forse il cinema è scoperta del mondo.
Forse le immagini ti portano a voler scoprire.
E quando dallo schermo passi alla realtà, il sesso è la cosa più nascosta di tutte. Il segreto più appetitoso.
Il primo a pagare pegno è Theo, che per penitenza(?) si fa una sega davanti a Marlene Dietrich. Poi è il turno di Matthew e Isabelle che devono scopare tra di loro. Isabelle perde la verginità.
Il rosso non è solo il colore delle bandiere. E' anche quello del sangue di Isabelle. Una prima volta dopo la perdita della verginità, una seconda volta all' arrivo delle mestruazioni.
Rosso è il vestito che la ragazza porta quando esce per la prima volta da sola con Matthew.
La rivolta dei tre è una cosa privata, che solo alla fine si intreccia con gli eventi della Storia.
Bertolucci ha un modo di riprendere molto elegante. La macchina da presa è in continuo movimento. Ma con dolcezza, con classe. Si muove con tocco leggero. Come un pennello su una tela.
Tra Isabelle e Theo c'è un rapporto ambiguo, che scivola nell' incesto. Isabelle non riesce a scegliere tra il fratello e Matthew. La decisione che sembra voler prendere alla fine appare troppo radicale. Uccidersi con il gas.
Ancora una volta è la Storia che salva i tre ragazzi. Un sasso lanciato nella loro camera li fa svegliare. Li fa scendere in strada. Li fa entrare in un mondo che era rimasto a loro marginale.
Theo prende una molotov e la lancia verso la polizia con Isabelle vicino. Matthew si disperde tra la folla.
La rivolta personale entra finalmente in contatto con quella sociale. Ed è in questo preciso istante che fra i tre tutto finisce. O meglio, tutto ritorna come prima.
Theo e Isabelle sono di nuovo uniti. Matthew è di nuovo solo.
Forse Bertolucci vuole sottolineare che le grandi rivoluzioni devono sempre prima riguardare noi stessi. E forse, che se non si è in grado di cambiare il modo in cui siamo fatti non è possibile cambiare il mondo.
Non a caso il titolo del film è "The Dreamers", ovvero i Sognatori.
E il sogno è scoprire qualcuno da amare e con cui condividere la propria vita, prima che il mondo ti scaraventi dentro la sua bocca famelica e ti ingurgiti. Prima che di te non rimangano che briciole e rimpianti.
Prima, insomma, della rivoluzione.

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