Regia di Im Sang-soo vedi scheda film
Un film dalle due anime: una sensuale e trasgressiva, una mortuaria e preoccupante. Un racconto sempre al limite del delirio e della perversione che, però, non convince del tutto. Alcune soluzioni sono estremamente "occidentalizzate", per lo più le sequenze che scadono nel kitsch (in particolare la morte del bambino, tremenda concettualmente ma involontariamente comica nella realizzazione). Il finale, poi, è una semi-beffa, che non riscatta l'aver tirato in ballo i temi chiave della vita umana. Cercare altrove.
Brava, ma per apprezzarla davvero bisogna godersi "Oasis".
Alcune trovate scadono nel truculento gratuito e nel trash. Per il resto buona messinscena, estrosa sopratuttto nelle scene di sesso (ma Oshima era un'altra cosa).
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