Regia di Josh Ruben vedi scheda film
Heart Eyes è una commedia romantica ibridata con l'horror slasher. Uscito negli Stati Uniti a febbraio (mese non casuale vista la tematica) ma distribuito in Italia solo a giugno, il film racconta di un serial killer mascherato soprannominato "Occhi a cuore" o, più simpaticamente, "Occhioni", che ogni anno, in occasione di San Valentino, si sposta in una diversa città americana per fare strage di giovani coppie innamorate. Quest'anno è il turno di Seattle, dove la pubblicitaria Ally (Olivia Holt) è stata invitata a cena dal nuovo collega Jay (Mason Gooding). Anche se tra i due la scintilla non è ancora scattata, per il maniaco è amore a prima vista… nel senso peggiore del termine. Per i due sarà l’inizio di una lunga notte di sangue e inseguimenti. La regia porta la firma del poco noto Josh Ruben, mentre la sceneggiatura è stata scritta da ben tre persone: Phillip Murphy, Michael Kennedy e il già più conosciuto Christopher Landon (Auguri per la tua morte, Freaky).
Heart Eyes - Appuntamento con la morte (2025): Olivia Holt, Mason Gooding
L'amore è probabilmente uno degli argomenti più dibattuti della storia umana ed anche uno di quelli al centro delle più svariate opere di fantasia, siano esse letterarie, musicali o, come in questo caso, cinematografiche. A quanto pare persino i film con serial killer non possono fare a meno di trattarlo. L'aspetto interessante di Heart Eyes sta proprio qui. Con tono leggero, immediato e scherzoso, questo peculiare horror contrappone due diverse visioni dell'amore: quella più realistica ma anche deprimente del sentimento destinato a spegnersi col tempo e quella inguaribilmente romantica dell'amore senza fine, in cui due anime si incontrano e condividono l'eternità insieme. Quale delle due prevarrà alla fine? I protagonisti, nelle loro diversità, saranno abbastanza forti da sopravvivere alla notte? La loro storia sentimentale è possibile? Se la maggior parte dei personaggi funziona solo come carne da macello per le fantasie omicide del killer, i due protagonisti risultano invece interessanti, tanto per la sicurezza (reale o di facciata?) di lui quanto per la disillusione e fragilità di lei.
Attraverso inseguimenti e massacri di innocenti, Heart Eyes si diverte a giocare con l'argomento amoroso esibendo situazioni certamente stereotipate ma proprio per questo immediatamente riconoscibili. Tra app di incontri, cenette romantiche, coppiette al Drive-in e persino fantasie erotiche, non manca davvero nulla. Il ritmo è azzeccato, la componente comica non stona e il mix di amore e omicidi si tiene in piedi dignitosamente. E poi c'è lui, il killer: una sorta di Jason Voorhees dagli occhi a forma di cuoricino rosso, più stravagante che spaventoso, ma perfettamente coerente con il tono mai troppo cupo del film. Certo, la sceneggiatura — nonostante sia stata elaborata da ben tre cervelli — non riesce a evitare alcune imprecisioni e forzature, anche se nessuna scelta narrativa supera mai il limite del tollerabile.
Perfetto per una serata di svago, Heart Eyes evita la pesantezza filosofica nelle sue riflessioni preferendo la risata fintamente impegnata, quella che scaturisce da quei luoghi comuni cui, almeno una volta nella vita, abbiamo fatto riferimento tutti. E devo dire che la citazione a La signora del venerdì, strepitosa commedia di Howard Hawks con Cary Grant e Rosalind Russell, è un tocco di classe e cultura che non mi aspettavo.
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