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Follemente

Regia di Paolo Genovese vedi scheda film

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La recensione su Follemente

di LAMPUR
6 stelle

Vittoria Puccini, Claudia Pandolfi, Emanuela Fanelli, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Claudio Santamaria, Rocco Papaleo, Maria Chiara Giannetta

Follemente (2025): Vittoria Puccini, Claudia Pandolfi, Emanuela Fanelli, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Claudio Santamaria, Rocco Papaleo, Maria Chiara Giannetta

Film che scorre via, fin troppo diremo. Incontro a due, primo appuntamento, cena da lei, ma quante volte si finisce a letto così al volo, e ammesso che poi accada, si rinuncia a rimanere lì dalla persona che abbiamo trovato ok, solo per poter sceneggiare il telefonatissimo ritorno con tarallucci, baci e abbracci?
Tutta roba che ci sta, sia chiaro, ma le esigenze tiranne di due ore di cinema srotolano troppo in fretta tutte le attese, le varianti, le sospensioni, gli eventi, i sottaciuti che, oltretutto, sono appannaggio quasi sempre delle molteplici personalità/emozioni che ci si agitano dentro.
Otto attori bene in parte, sapientemente montati a incastro, ma che film lagnoso sarebbe stato senza Fanelli e Santamaria!? Decisamente una marcia in più questi due, mentre Pilar (che comunque adoro!) e Edoardo si defilano spesso, marionette in surplace, al servizio della battuta suggerita, impelagati in ogni necessario prolungamento di scena.
A ridere si ride anche, ma non certo da sganasciarsi (alla battuta sull’ikikomori comunque ho riso praticamente da solo, ma la sala era molto gerontocomizzata, lo ammetto..), a me non sono dispiaciute poi le sovraccariche scenografie, sia dell’appartamento di lei, sia delle due mente/location dei nostri pensiero/suggeritori, sature e caotiche proprio a rappresentare, anche visivamente, quanta confusione e difformità di logiche debbano convivere, quando c’è da vagliare e considerare svariate posizioni, e nonostante la citazione di Calvino “planare sulle cose dall’alto e con leggerezza”, la pellicola si arrotola fin troppo spedita verso lo scontato epilogo.
Insomma film gradevole, ma lasciamo stare paragoni con Perfetti sconosciuti che rimane must insuperabile.

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