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All'inseguimento della pietra verde

Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film

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La recensione su All'inseguimento della pietra verde

di Piace91
8 stelle

Uno di quei film che non ti stanchi mai di rivedere: leggero al punto giusto, ritmato, ben diretto, denso di azione e comicità. Robert Zemeckis si presenta ai botteghini del 1984 nella categoria "avventura" insieme all'amico Steven Spielberg, che presenta il suo Indiana Jones più discusso. La sfida la vince nettamente il primo, con un film lineare, pulito e mai eccessivo, dove azione, sentimenti e risate si fondono magistralmente in un prodotto irresistibile.

 

I punti di forza sono tanti, oltre alle capacità del regista, che avrà la sua prima soddisfazione in termini di incassi e la successiva opportunità di regalarci i suoi cult e capolavori. Innanzitutto, il cast: Michael Douglas, che è anche produttore, è dirompente, macho, volgarotto, plasmato dalla vita, ma capace di frecciatine e battute che divertono e non sforano nel greve; Kathleen Turner è adorabile nell'affrontare le peripezie giunglesche da innocua romanziera rosa ("dei miei c..."): si ritrova in Colombia, calpesta maiali, le tagliano i tacchi, la sua valigia prende il volo, è braccata da poliziotti corrotti e in compagnia di un cacciatore di pappagalli armato di machete, ma con pazienza riesce a uscirne viva.

Poi c'è il comic relief Danny DeVito, qui in una parte travolgente. Alla guida della sua scassata Renault 4 è impegnato in un inseguimento senza fine agli ordini del cugino Ira, un ladrone che alleva alligatori, ma deve tenersi alla larga dal Comandante Zoro, militare corrotto a capo di un esercito privato.

 

Le grandi prove degli attori sorreggono una sceneggiatura avvincente e mai intricata, innaffiata dalle eccellenti melodie composte da Alan Silvestri, che ti urlano nelle orecchie "SIAMO NEGLI ANNI '80!" e restano incastonate nella memoria, agganciate a questa pellicola che non sente minimamente gli anni.

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