Regia di Tim Burton vedi scheda film
Questa favola può ripetersi tutti i giorni, stendersi in finali diversi, abbigliarsi di colori più o meno abbaglianti. Tim Burton reinventa i vasi del racconto delle fiabe, facendovi colare dentro la "T" originaria (Tenerezza=Johnny Depp), la "M" primigenia (Madre=Dianne Wiest), la "R" prima (Ragazza=Wynona Ryder), la "P" (Padre demiurgo=Vincent Price)....e tutte le altre lettere prime. Il genio cinefilo (quale amore per Mario Bava! Quale per Peter Lorre e Bette Davis!) di Tim Burton ricomincia da capo le lettere della favola-vita.
Stava per congedarsi da noi, Mister Price. Ed ha voluto ancora abbracciarci con le minacce dei suoi occhi infiniti, porgerci un'ultima (ma riflettente, germogliante) paura-vita.
Johnny Depp, il diamante buio del cinema, gli occhi che hanno visto tutto e ce lo ridanno sotto forma di bellezza scura (quella che pulsa nelle soglie), tenerezza, genio mobile, talento immaginifico. In quest'opera meravigliosa Johnny Depp porge le proprie costruzioni al nuovo alfabeto della fiaba-vita.
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