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In linea con l'assassino

Regia di Joel Schumacher vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su In linea con l'assassino

di marlucche
4 stelle

Un film detestabile e pretestuoso come non se ne vedevano da anni nel mondo del cinema. Un film creato a tavolino per soddisfare quel pubblico un po’ snob ma non troppo. E dovendo escogitare un’alternativa agli effetti speciali privi di contenuto il regista ha pescato nel peggio:
1) Facciamo un film che svolge in un'unica entità di tempo e di luogo… (che poi se viene bene lo rifacciamo pure a teatro che fa tanto chic!)
2) Mettiamoci un attore giovane che lo stiamo pompando da una cifra di tempo e dappertutto dicono che è tanto bravo ma che è il solito segone di Hollywood. Facciamolo piangere e sudare, così tutti dovranno dire “però è bravo è bravo non c’è che dire…eh?!”.
3) Mettiamoci anche un poliziotto negro (che comunque sia il politically correct lo dobbiamo sempre sottolineare)
4) Mettiamoci qualche mignotta che fa casino (che fa sempre colore)
5) Ammazziamo qualche innocente (che così il pubblico ha l’impressine del “crudo” e del “veramente intenso”)
6) Mettiamoci una moglie bionda con la faccia angelica e pure un’amante bruna, come se fossero le veline…, (che ci sta bene questo “scontro” fra le due donne).
7) Poi, vabbè, ci dobbiamo mettere l’assassino pazzo (che con la scusa della pazzia non siamo neanche tenuti a dare spiegazioni)
8) Nascondiamo tra le righe, ma non troppo, una critica alla società di oggi… La colpa di Stu è che gli piace vestirsi bene, guadagnare soldi e vorrebbe un’amante bruna.
9) Facciamo che alla fine l’assassino neanche uccide la sua vittima, gli basta “redimerla”.
10) Ah… non dimentichiamo un inizio con un montaggio convulso ma anche un po’ al rallentatore, che fa tanto virtuoso della pellicola, una manciata di negri rap che così fai vedere che New York sta risorgendo dalle sue ceneri, che la gente sta per strada, che tutto va bene.
Tutto questo è troppo per lo spettatore ingiustamente fregato dall’unanimità delle critiche positive dei giornali.
La cosa agghiacciante è che il film lascia spazio alla realizzazione di un seguito presumibilmente ancora più irritante… ma la prossima volta… a me… non mi ci fregate!

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