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Jurassic World: La rinascita

Regia di Gareth Edwards vedi scheda film

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La recensione su Jurassic World: La rinascita

di alan smithee
6 stelle

locandina

Jurassic World: La rinascita (2025): locandina

AL CINEMA

Il mondo moderno si è abiituato a convivere con i rettili giganti primordiali tornati in vita nel 1993 col primo film capostipite della trilogia prodotta ed in gran parte diretta da Steven Spielberg, basata sui celebri romanzi di Michael Crichton.

Certo questi ultimi sono quasi tutti rimasti rifugiati ad una latitudine equatoriale, l'unica che mantiene vagamente le caratteristiche climatiche e batteriologiche simili a quelle del pianeta in età giurassico.

Alcuni altri, catturati e messi in zoo cittadini, muoiono lentamente provocando caos ai già troppo concitati ritmi cittadini, e i musei che conservano reperti ossei dei grandi rettili, hanno perso quasi ogni attrattiva e si accingono a chiudere.

L'incipit del quarto capitolo della saga Jurassic World (che assieme alla trilogia originaria raggiunge ora complessivamente quota sette), racconta di come un banale incidente causò l'abbandono di un centro sperimentale posto in una amena quanto sperduta Isola della Guiana francese, presso un centro sperimentale, poi abbandonato completamente a se stesso, in cui furono condotti esperimenti genetici per creare nuove e ancor più spaventose specie di dinosauri da rinverdire i fasti del parco tematico del film capostipite.

Scarlett Johansson, Jonathan Bailey

Jurassic World: La rinascita (2025): Scarlett Johansson, Jonathan Bailey

Scarlett Johansson, Jonathan Bailey

Jurassic World: La rinascita (2025): Scarlett Johansson, Jonathan Bailey

Ai nostri giorni invece un cinico uomo d'affari al, soldo di una grande casa farmaceutica, prende contatto con una tosta mercenaria per formare una squadra che torni nell'isola abbandonata per prelevare sangue a tre delle specie più grandi di rettili preistorici (uno acquatico, uno di terra e un volatile), utile a portare avanti la creazione di un siero indicato per prevenire i problemi cardiaci.

Scopo della società è arrivare per prima a produrlo per lanciarlo sul mercato e fare business prima dei concorrenti nei noti e scaltri modi d'uso.

Sul loro cammino, il gruppo incrocia è salva la vita ad un padre separato che, assieme a due figlie e al fidanzato della più grande, si accingeva a compiere una lunga traversata oceanica sulla sua barca a vela, travolta dalla furia di un gigantesco dinosauro marino, lo stesso che il gruppo sta cacciando.

Finiranno tutti per naufragare nell'isola abbandonata, divenendo prede non tanto di dinosauri tradizionali, ma di esseri geneticamente modificati e trasformati in esseri pronti ad uccidere nel modo più cruento immaginabile. Jurassic World - La Rinascita passa sotto le redini di un regista esperto in blockbusters come è Gareth Edwards (Monsters - 2010, Godzilla - 2014, Rogue One: a Star Wars story - 2016, The Creator - 2023), è la direzione del filmone, dinamico ed empatico, tutto sommato funziona piuttosto bene, accontentando più palati e predisposizioni possibili.

Scarlett Johansson, Jonathan Bailey

Jurassic World: La rinascita (2025): Scarlett Johansson, Jonathan Bailey

scena

Jurassic World: La rinascita (2025): scena

I buoni riescono a salvarsi (tranne due figure sacrificale, funzionali alla storia), mentre i cinici cattivi vengono giustiziato come meritano.

Il film si prende tutto il tempo che può per celebrare la famiglia, allargata e variegata come merita, declinando ogni frivola e piaciona situazione sentimentale o innocua scaramuccia a maggior gloria e celebrazione del nucleo siffatto.

Non mancano invettive inevitabili e facili contro lo strapotere delle famigerate "Big pharma", con la saggia scelta finale che il personaggio della tosta mercenaria Scarlett Johansson propende a scegliere sacrificando il l'auto compenso pattuito.

Non ci si dimentica di portare avanti il messaggio ecologico, di cui si fa logico promotore il timido ma tosto archeologo-nerd protagonista, validamente sfaccettato dal bravo Jonathan Bailey.

Nel cast anche Rupert Friend nel ruolo del cinico portavoce di una scellerata multinazionale farmaceutica, è il premio Oscar Maershala Ali, nei panni di un mercenario umano e pronto ad un sacrificio finale non privo di sorprese.

Se il film funziona, - e funziona in effetti in modo impeccabile nonostante qualche smargiassata o sentimentalismo certo ostentato, ma con tatto - lo si deve soprattutto alla calibrata stesura narrativa ad opera di uno sceneggiatore di gran mestiere come è il grande David Koepp.

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