Regia di Tarik Saleh vedi scheda film
Eagles of the Republic (2025): locandina
CINEMA OLTRECONFINE / FESTIVAL DI CANNES 78 : CONCORSO
"Le parole sono gli abiti dei sentimenti (Samuel Beckett)."
George Fahmi è il divo.
L'attore più famoso d'Egitto, che tuttavia cade in disgrazia quando le autorità giudicano scandaloso il finale del suo ultimo film.
La diva che gli recita accanto ( rimane per questo disoccupata.
Lui se la cava, ma solo perché costretto ad accettare di recitare in un film di propaganda sul presidente del paese attualmente al potere.
Un personaggio basso e tarchisto che non gli si presta neppur fisicamente ad essere raffrontato.
Ma tant'è, agli ordini di regime non si può discutere, se non a rischio di essere perseguitato assieme al figlio studente che vive con la madre, separata solo di fatto dall'attore per evitare scandali. Immerso in un mondo di potere e intrighi, George, che non ha mai saputo essere immune al fascino femminile, si innamora di una splendida e enigmatica donna legata a un generale, incaricata, fra l'altro, di supervisionare il film.
Eagles of the Republic (2025): Fares Fares, Lyna Khoudri
Il divo, che convive segretamente con una ragazza bellissima tenuta asserragkiata nei suoi appartamenti (la affascinante Lyna Khoudri) arriverà a confondere sempre più realtà e finzione, finendo raggirato da un complotto più grande e sofisticato di lui che si risolverà in un sanguinoso tentato golpe, mettendo completamente a repentaglio la sua posizione di intoccabile attore di regime.
Il solido, incalzante film del valido regista di origini egiziane ma nato in Svezia, Tarik Saleh, affronta la scottante tematica di come l'arte, ed il cinema nella stretta fattispecie, possa trovarsi oggetto di manipolazione da parte di un regime intollerante e di stampo militarista, allo scopo di legittimare il potere e presentarlo con le caratteristiche falsate di una democrazia scelta dal popolo. Intrigante, allarmante, ben girato da un regista impegnato di cui si ricordano con favore i primi due notevoli thriller Omicidio al Cairo (2017) e La cospirazione del Cairo (2022), Eagles of the Republic appare riuscito anche grazie alla presenza magnetica del divo spilungone e dal profilo importante, di origine libanese, ma naturalizzato svedese, noto da anni come Fares Fares.
Eagles of the Republic (2025): Fares Fares, Lyna Khoudri
Perfetto nel ruolo di divo caratterialmente piuttosto tendente alla codardia, propenso per questo a chinarsi dinanzi ai dettami di uno stato piuttosto attento a consentire e tollerare comportamenti e abitudini in stile occidentale, Fares Fares padroneggia il suo ruolo è ben si amalgama entro una trama fitta di intrighi di potere che riesce ad avvincere quasi quanto i primi due citati ed apprezzati film del regista Saleh.
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