Regia di James Mangold vedi scheda film
Film a incastro per James Mangold, un po' a metà tra la struttura tipo dei “Dieci piccoli indiani”, atmosfere alla “Psycho” e soluzioni da “I soliti sospetti”. Un mix complesso e non del tutto riuscito. VOTO: 6
“Identità”, quinto lungometraggio diretto da James Mangold, è un film coraggioso tanto nel soggetto quanto nella sua realizzazione. La struttura è decisamente presa in prestito dal celeberrimo “Dieci piccoli indiani“ di Agatha Christie, con un gruppo di persone sconosciute le une alle altre che si ritrovano isolate in un'unica location. Il modo in cui Mangold porta avanti il film sembra voler essere una miscela delle atmosfere Psychiane, cosa che a tratti gli riesce, con il tema portante de “I soliti sospetti”, e su questo secondo punto l'esito è molto minore. Il finale mi ha inoltre lasciato un po' perplesso, perché in quel momento, col senno di poi, mi è parso che l'intera storia fosse molto meno solida di quanto poteva sembrare un'ora prima.
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