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Terapia d'urto

Regia di Peter Segal vedi scheda film

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La recensione su Terapia d'urto

di cherubino
7 stelle

Terapia d'urto (2003): Trailer italiano

TERAPIA D'URTO (2003)

 

Due mattatori chiamati a ruoli del tutto loro congeniali, dialoghi spiritosi, gags a raffica, cammei gradevolissimi (Turturro e Harrelson) o piacevoli perchè inattesi (il sindaco Giuliani e il grande McEnroe), ritmo più da film veramente comico che da commedia, colonna sonora per me apprezzabile. Perchè non sono entusiasta? Eppure mi sono divertito.

L'interprete femminile è brava (Marisa Tomei, anche un Oscar dieci anni prima, da non protagonista) e simpatica come il ruolo richiede. E comprimari all'altezza, a completare un bel cast.

 

Saranno il soggetto o la sceneggiatura troppo banali? Tutt'altro: se provo a dimenticarmi di tutti i "pregi" che ho menzionato per riflettere sul succo della storia, trovo il tema molto interessante e ben sviluppato.

 

Il mite Dave, che appare fino alla fine vittima del pazzoide Dottor Buddy Rydell incontrato per caso in aereo, ha in realtà seri problemi che hanno le loro radici nella sua infanzia (come davvero accade nella maggior parte dei casi), problemi esistenziali che lo portano, tra l'altro, a procrastinare le decisioni fondamentali della propria vita (quali il matrimonio) e a subire sempre senza reagire, incamerando ovviamente rabbia su rabbia, tanta, per accumulo, che ad un certo punto potrebbe anche sfociare in reazioni violente quanto inattese.

Accade spesso, nella vita reale; e il commento è sempre "chi l'avrebbe mai detto?".

Di questo devo tener conto, nel mio giudizio.

 

Forse, ciò che mi lascia non soddisfatto del tutto riguarda proprio i due bravissimi protagonisti: in due ruoli che sembrano disegnati per le loro corde, l'attesa era molto alta ma, valutando prioritariamente il film riguardo alla sua struttura "di commedia", le loro interpretazioni le trovo piuttosto "uniformi" per tutta la durata del film (anche se sopra le righe, detto con ammirazione, specie Nicholson più che Sandler, "vittima" pressochè perfetta). Questo mi sembra il limite: mancano i "dislivelli".

 

Doveva pensarci il regista Segal ? Non conosco altri film suoi ma vedo che è proprio uno specialista delle commedie: ne ha una decina al suo attivo. Dunque, sono fuori strada.

Allora, godetevi questo film senza far caso a quel che ha detto un vecchio incontentabile per il quale il tempo passa troppo in fretta e che ha ancora negli occhi e nelle orecchie le commedie americane realizzate attorno al 1940.

 

Ma, come dice Turturro quando afferma fiero di sè che per una donna se n'era andato nudo in metro e gli si chiede con questo cosa volesse dimostrare.... "Non penso mai ai dettagli".

Ero partito per tre stelle e mezza e le confermo. I dettagli potrebbero mandarmi un po' più in alto ma non verso il basso perchè una commedia americana sicuramente gustosa è di per sè una rarità, oggi come una decina d'anni or sono.

 

 

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