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Apocalypse Now: Redux

Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film

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La recensione su Apocalypse Now: Redux

di sasso67
6 stelle

Perché gli americani hanno perso la guerra in Viet Nam? Mah... Secondo me perché non sapevano nemmeno dove fossero, e non solo geograficamente: ufficiali che pensano a fare il surf mentre infuria la battaglia, soldatini di diciassette anni che ballano sulla barca al ritmo di "Satisfaction", bulletti californiani capitati per caso in Indocina, a sfarsi d'acidi e a praticare sci d'acqua sul fiume Mekong. E come la potevano vincere, quella guerra? E poi perché non hanno imparato niente dagli errori dei francesi, come dice un personaggio nel film? E perché non hanno imparato niente nemmeno dai propri errori, visto che si sono ficcati in un nuovo Viet Nam mediorientale?
Ci sono film, la storia del cinema ne è piena, che hanno subito orribili mutilazioni da parte dei produttori, tanto che in alcuni casi il regista ha perfino ritirato la firma dai titoli. Questo non è il caso di "Apocalypse Now", che Coppola produsse in proprio e quindi ogni taglio al montaggio fu opera sua. Che cosa aggiunge questo "Redux", portato sugli schermi a ventidue anni di distanza dalla prima uscita, con una cinquantina di minuti in più? Direi niente, salvo il piacere di vedere qualcosa in più di quanto girato da Coppola: ma le scene aggiunte sono veramente superflue nell'economia del racconto e rendono il ritmo ancora più lento (o "ancora più fluviale" come si esprime Mereghetti). Le scene aggiunte riguardano un incontro in privato dei soldati di Willard con le conigliette di Playboy (per i ragazzi sono delle icone, delle pagine di giornale, non provano nemmeno a trombarle) e il breve soggiorno presso la piccola comunità francese, dove Willard fa in tempo ad avere un flirt con Aurore Clement. In sostanza, per me, Coppola aveva fatto bene a tagliare quelle scene. Anche senza di esse "Apocalypse Now" rimane un grande film, grande in tutti i sensi. (19 settembre 2004)

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