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Baby Invasion

Regia di Harmony Korine vedi scheda film

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La recensione su Baby Invasion

di alan smithee
5 stelle

locandina

Baby Invasion (2024): locandina

VENEZIA 81: FUORI CONCORSO

Una doverosa premessa informa lo spettatore che un videogioco estremo creato da una donna stravagante, è sfuggito di mano alla sua ideatrice ed è stato hackerato ed utilizzato per effettuare rapine a ville di extralusso ed intrusioni domiciliari, provocatoriamente documentate on line dagli stessi malviventi, cautelatamente celati dietro inquietanti volti di neonati.

A questo punto il film, che ha da poco soppiantato il pseudo-documentario del prologo, poco per volta il film si trasforma nel videogioco in oggetto, e mostra al pubblico come giocare con le persone reali, eliminandole come ci si trovasse con un joystick in mano.

scena

Baby Invasion (2024): scena

La cosa interessante di Harmony Korine è che ogni volta che appare, specie ultimamente, avviene con qualcosa di talmente originale da frastornate.

Dopo gli infrarossi utilizzati per raccontare il bien ritiro del boss nel paradiso esotico trasformato in un girone dantesco, tra amanti obese pronte a soddisfarlo e sesso chissà perché patinato anche quando coperto dallo effetti di cui sopra, ora per fortuna è tempo di cambiare ancora.

E, almeno sulla carta, la nuova impostazione allarma e galvanizza, con i suoi sfondi e particolari aggiunti a creare situazioni sempre più al limite, con eccessi e violenze che destabilizzano proprio perché svilite ad un puro massacro virtuale di cui, da semplici spettatori, ci rendiamo inevitabilmente complici per il solo fatto di guardare.

Purtroppo però il gioco, proprio al pari di un videogame, non può reggere la durata di un lungometraggio, e, chiarite le allarmanti dinamiche in corso, sgomenti dal trionfo della violenza gratuita che ci riporta ai tempi di Kubrick e del suo incomparabile Arancia Meccanica, io resto del film vive sugli allori di una partenza col botto.

Poi Korine ha il suo pubblico incondizionatamente affezionato ed i clamori alla proiezione ufficiale veneziana in Sala Grande ne sono la più evidente ed entusiastica conferma.

Buon per lui ed il suo estro inventivo, che, speriamo, continuerà a sbalordire ed affascinare i fans.

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