Regia di Saule Bliuvaite vedi scheda film
Toxic (2024): locandina
CINEMA OLTRECONFINE/ PARDO D'ORO AL FESTIVAL DI LOCARNO 2024
Marija ha solo 13 anni quando viene mandata da una madre senza troppi scrupoli a vivere con la nonna, ai margini derelitti di una anonima città tutta fumi industriali e detriti.
Nonostante la giovane età, la ragazza pare più grande ed è dotata di un viso gradevole, oltre che di un corpo slanciato, tradito solo in parte da una zoppica che la ragazza, nonostante l'impegno, non riesce a nascondere totalmente.
Derisa dalle coetanee a scuola per questo suo lieve difetto fisico, Marija troverà il modo di solidarizzare con la coetanea ma mto più minuta Kristina, ragazza sballottatacda un padre che vive con una nuova amante e cerca di togliersela dinanzi per amoreggiare con la nuova compagna.
Toxic (2024): scena
Dopo un incontro-scontro piuttosto violento, tra le due si instaura un rapporto di amicizia forte, condividendo entrambe il sogno di divenire modelle, e per questo intenzionate a cedere alle ammaliante promesse loro offerte da una sedicente direttrice di una scuola di modelle, che promette loro, futuri su passerelle prestigiose tra Parigi, Milano e Tokyo.
Ma le illusioni di un futuro agitato e glorioso inducono le due a concentrarsi sul progetto, disposte a condividere i più duri sacrifici pur di aggiudicarsi quella preziosa opportunità.
Scritto e diretto dalla regista esordiente Saul? Bliuvait?, Toxic sa sfruttare al meglio il, divario estetico/visivo rappresentato da uno squallore post industriale senza via di soluzione e la bellezza acerba e nevrotica che le giovani attrici esordienti Vesta Matulyt? e Leva Rupeikait? riescono a rendere esplicita, come uno stordente contraltare ad un universo degenerato e tossico, pronto a divorarle senza scrupolo alcuno.
Toxic (2024): scena
Toxic (2024): scena
Due moderne "lolite" al servizio di uno scellerato sfruttamento senza scrupoli, in un film che vive di contrasti visivi che contraddistinguono due mondi in cerca di contatto, ognuno dei quali convinto di riuscire a dominare l'altro.
Un film interessante, a tratti ostico, che mette in evidenza le doti visive e narrative di una cineasta assai promettente, già incensata, al suo primo lungometraggio, del prestigioso premio principale presso il celeberrimo festival, svizzero nel Canton Ticino.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta