Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Io, amante spudorata di questo ultrasettantenne americano, nn potevo mancare all'ultimo appuntamento cinematografico di Clint Eastwood. In suo onore, s'è mosso pure mio padre, che odia il cinema in quanto "poco intimo", per quanto lo riguarda. La sensazione è stata strana: sedevo in un cinema affollato e rumoroso, di fianco all'uomo che per primo mi ha fatto amare Leone, Eastwood e il mito western... Dopo vent'anni sono riuscita a portarlo al cinema a vedere il risultato, l'apice finale della carriera di un autore sempre fedele a se stesso e che, come il formaggio e il vino, migliora invecchiando... Uscendo alla fine della proiezione, mio padre mi ha fatto giurare di non riportarlo mai più al cinema. Perchè "Mystic River" è un film doloroso, una parabola sul Male, sull'Ipocrisia, sull'Innocenza Perduta e mai più ritrovata... Tutti colpevoli, nessuno escluso, in un mondo corrotto, violento, lacerato da sogni infranti troppe volte. Eastwood guarda all'America e alla società americana con un disincanto e un cinismo sempre maggiori, lasciando a tutti noi l'amaro in bocca e un macigno sul cuore.
Serioso, senza sorriso, afflitto Kevin, degno erede dei vari Ispettori eastwoodiani: l'evoluzione stanca, amareggiata e umana di Callaghan, innamorato e fedele a una moglie in fuga, tormentato e angosciato dal suo mestiere e dalla sua vita... Tanto che alla fine, pur di non rinunciare ad un prezioso equilibrio ritrovato, eviterà di denunciare la verità...
Immenso, sciupato, invecchiato dentro e fuori da un'esperienza orribile e immensamente tragica, si muove goffamente in un mondo di cui nn riesce più a fare parte, che non comprende e che non lo capisce, sempre in fuga dai Lupi Cattivi...
Gigantesco, enfatico, istrionico nel ruolo del padre ferito, angosciato, distrutto dalla morte improvvisa e scioccante della figlia adorata. Ma con qualche scheletro nell'armadio, un passato che si rinnova e una moglie Lady Macbbeth più forte di quanto non sembri...
Eastwood è un regista "vecchia maniera",un buon artigiano del cinema, che sa fare il suo mestiere: lo dimostra trasformando un thriller in qualcosa di molto più grande e profondo, lo dimostra angosciandoti con due inquadrature aeree che spezzano il cuore, lo dimostra tormentandoti con due labbra silenziose vicine a una cornetta... Nessun effetto speciale, nessun manierismo, nessun spostamento di camera 'moderno' stile-video-clip, no: per il buon, vecchio Clint soltanto puro, spoglio, duro cinema, reso ancora più gelido da una fotografia fredda, grigia e blu come le acque del Mystic...
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