Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
E' una violenza che non ammette assoluzioni quella di "Mystic River". La violenza subita da Dave quando era bambino ad opera di due pedofili, ma anche la violenza che porta alla morte di Katie, la figlia di Jimmy, amico d'infanzia di Dave che 25 anni dopo quell'episodio ritroverà anche il terzo amico Sean, diventato intanto poliziotto ed incaricato di indagare sul caso. Cosi', come in un sottile incastro di tessere di un puzzle, le vite dei tre amici si ritrovano ad incrociarsi, complice l'impossibilità di Dave, nonostante l'apparenza di una famiglia felice, di lasciarsi alle spalle il trauma subito. Uno dei film più cupi di Eastwood è l'elegia del male per antonomasia, quello che si nasconde nel sospetto, nel credere che le ombre del passato diventino per forza segni premonitori di un futuro senza redenzione. Un film che sembra tirare in ballo tutto il male dell'animo umano declinato nelle varie forme dall'invidia all'odio fino alla vendetta, e che Eastwood dirige con grande maestria accompagnandolo con una colonna sonora efficace, che a tratti ricorda quella del successivo "Million dollar baby". Meritati i due Oscar a Sean Penn, forse a volte fin troppo caricaturale, ed a Tim Robbins che offre invece uno dei più efficaci ritratti di una persona schiacciata da un ingombrante peso esistenziale ed incapace di reagire alle avversità della vita.
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