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L'illusione perfetta - Now You See Me: Now You Don't

Regia di Ruben Fleischer vedi scheda film

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La recensione su L'illusione perfetta - Now You See Me: Now You Don't

di YellowBastard
5 stelle

Dopo quasi dieci anni dall’ultimo capitolo riprende la saga iniziata nel 2013 da Now You See Me - I maghi del crimine diretto da Louis Leterrier (Transporter Extreme, Scontro tra Titani, L'incredibile Hulk, Fast X) e proseguita poi nel 2016 con il suo sequel Now You See Me 2 di Jon M. Chu (Step Up 2, Jem and the Holograms, Crazy & Rich, Wicked 1&2) con una terza pellicola, L’illusione perfetta - Now You See Me: Not You Don’t per la regia questa volta di Ruben Fleischer (Benvenuti A Zombieland, Gangster Squad, Venom, Uncharted) e che vede ampliarsi la squadra con nuovi, giovani adepti per favorire la ricerca di un nuovo pubblico.

 

Film in uscita - Cineblog

 

Il primo film fu, anche a sorpresa, un vero e proprio successo con un budget di 75 milioni di dollari che permise un incasso worldwide di circa 351, un risultato che permise al sequel di alzare il budget a 120 milioni per un incasso 334 che finirono nelle tasche della Lions Gate Entertainment.

 

Questa volta, però, di anni e sono passati parecchi e non è detto che gli affezionati di un tempo siano ancora rimasti tali come non è detto che basti abbassare l’età di alcuni dei protagonisti per garantirsi un nuovo ricambio generazionale, eppure la Lions Gate Entertainment sembra piuttosto fiduciosa dell’esito, avendo già confermato il quarto capitolo della saga prima ancora di vedere i risultati della terza.

Forse anche per questo L’illusione perfetta – Now You See Me: Now You Don’t si presenta probabilmente come il capitolo più ambizioso della saga, non soltanto per la complessità della trama o per l’ampiezza del cast quanto per la volontà di conciliare sia l’anima più nostalgica della serie, quella legata ai quattro Cavalieri originali, a quella più avventurosa e ribelle incarnata dai nuovi, giovani illusionisti chiamati a dare man forte al gruppo storico.

 

La sceneggiatura, ad opera di Michael Lesslie, Paul Wernick, Rhett Reese e Seth Grahame-Smith, e la regia di Ruben Fleischer cerca di muoversi tra generi diversi pur cercando di conservare l’inconfondibile brillantezza della saga e una formula che, pur restando fedele allo spirito originale, cerca ora nuove strade, maggiormente riconducibili a tematiche più (social?) contemporanee.

 

L'Illusione Perfetta - Now You See Me, Now You Don't, un nuovo trailer ...

 

Prodotto da Bobby Cohen & Alex Kurtzman, il film continua quindi a giocare con l'idea della magia/finzione in grado di battere/smascherare anche la realtà, spesso un inganno o una finzione a sua volta, che è poi la filosofia portante della saga, e la trama rimane quindi fedele alla struttura dei film precedenti, con una nuova minaccia da sventare, un grande colpo su larga scala in nuovi scenari internazionali e la magia che si trasforma da singolo espediente in movimento collettivo (“Per fare magia serve un villaggio intero”), non più performance individuale ma un processo condiviso che può assumere addirittura la forza di un gesto politico, tra manipolazione della realtà, spettacolo ed etica perorando una riflessione sul potere della magia anche come linguaggio di (resistenza?) resilienza e di ribellione, come strumento per svelare la verità attraverso l’inganno e la manipolazione e restituendo la "verità" a un pubblico stanco di menzogne usando esattamente gli stessi metodi dei corrotti e del potere, solo in modo molto più creativo. E divertente.

 

Il film si muove costantemente tra illusione e rivelazione e fin dall’inizio si presenta come un heist movie dal tono scherzoso e spettacolare, dove magia e inganno si intrecciano in modo ben orchestrato seppur la parte centrale presenti una leggera dispersione narrativa, con digressioni che dilatano il ritmo senza aggiungere poi  molto all’evoluzione dei personaggi e sebbene funzioni abbastanza bene l’alchimia tra il cast storico (Jesse Eisenberg, Isla Fisher, Woody Harrelson, Dave Franco, Lizzy Caplan, Morgan Freeman e, in un cameo, Mark Ruffalo) e i nuovi arrivati (Justice Smith, Dominic Sessa e Ariana Greenblatt), in alcuni momenti l’integrazione tra le due generazioni di cavalieri appare un po’ forzata mentre per colpa di troppe sottotrame la pellicola non riesce ad approfondisce nessuno dei personaggi.

Il ruolo del villain in questa occasione passa a Rosamund Pike che, tra ironia ed eccessiva teatralità, crea un personaggio che per presenza scenica sovrasta spesso quello degli altri personaggi.

l’intenzione è chiara: ringiovanire il franchise e preparare il terreno per i futuri episodi ma il giochino non sempre riesce.

 

L’illusione perfetta – Now You See Me: Now You Don’t, la recensione ...

Ogni verità è un trucco e ogni trucco nasconde una verità

 

Pur senza rivoluzionare la formula, L’illusione perfetta – Now You See Me: Now You Don’t riesce comunque a essere un ritorno divertente e spettacolare, forse un tantino troppo film di passaggio verso un futuro ampliamento del franchise ma che celebra con leggerezza l’arte dell’inganno e lo spettacolo della magia, ma è anche il prezzo da pagare per un terzo capitolo che vuole essere tante cose contemporaneamente: continuare la storia, lanciare una nuova generazione di cavalieri più vicina ai gusti dei giovani e costruire un nuovo immaginario che sfrutta il proprio passato per reimmaginare il proprio futuro e preparare così il terreno per nuovi capitoli.

Purchè ne valga la pena.

 

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Soltanto aria fritta?

 

VOTO: 5,5

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