Espandi menu
cerca
F1 - Il film

Regia di Joseph Kosinski vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 330
  • Post 223
  • Recensioni 6959
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su F1 - Il film

di alan smithee
4 stelle

locandina

F1 - Il film (2025): locandina

AL CINEMA

"Guiderò quella macchina fosse l'ultima cosa che faccio! Io me la scelgo, questa vita! "

Parola di Sonny Hayes.... ma anche di Joshua Pierce, il suo pupillo-antagonista, ma pure compagno di squadra a cui il primo finisce per far da mentore....

Due personaggi che pare di aver visto mille altre volte in altrettanti filmoni a tutto gas (in questo caso si può dire senza esagerare), in cui si celebra un connubio smodato ed astutamente calibrato di action, sentimento e retorica, di cui è infarcito da sempre senza ritegno lo star system e le majors americane che ne organizzano la produzione.

Ciò accade puntualmente in zona blockbuster, soprattutto quando il progetto vede ingaggiati, in veste di protagonisti, ma spesso anche di produttori fermamente convinti del progetto che li ritrova in scena da eroi del bene, star del calibro di Tom Cruise... o Brad Pitt, come in questo caso.

E quindi avanti con proclami trionfalistici del tipo:

"Forza bella... Siamo a casa"...rivolto alla vettura seriamente compromessa, ma tutt'altro che resa per il buon fine della gloriosa impresa.

Javier Bardem, Brad Pitt

F1 - Il film (2025): Javier Bardem, Brad Pitt

Damson Idris, Sarah Niles

F1 - Il film (2025): Damson Idris, Sarah Niles

 

Questi sono solo alcuni dei dialoghi inascoltabili, infarciti di spudorata retorica qualunquista, che danno voce a situazioni tronfie viste e riviste in mille precedenti blockbuster.

Il disegno scontato e puerile che ne suggerisce la genesi, è sempre e puntualmente quello di descrivere i connotati di un eroe problematico senza macchia che cerca il riscatto di una vita sfortunata e votata al sacrificio.

Questo puntuale e logorroico, irrinunciabile cliché finisce per distruggere artisticamente un film che, di suo, tecnicamente, appare diretto, come nel caso di questo F1, con mano impeccabile dalla solida e professionale mano stisticamente impeccabile del regista Joseph Kosinski.

Una sorta di nuovo Tony Scott dalla regia potente, ma quasi sempre costantemente sacrificata al servizio di sceneggiature criminali, atte a celebrare la vanagloria delle star che le pretendono scolpite sui personaggi che li ritrovano sulla scena nel ruolo principale.

locandina

F1 - Il film (2025): locandina

 

A riprova di tutto ciò, è sufficiente scorrere la filmografia trascorsa del citato Kosinski.

Sempre la stessa storia, sempre lo stesso personaggio, in cui possiamo trovare, senza una vera distinzione, o Pitt o Cruise, mega star consacrate a celebrare il mito di sé stessi, più che impegnate davvero a raccontarci sfaccettature serie ed originali di personsggi con una minima parvenza di originalità e dignità intrinseca.

Del resto, se al contrario si riesce talvolta a dar vita a personaggi bifolchi e di dubbia moralità così ben riusciti e finemente tratteggiati come il Vincent Vega di un John Travolta, perduto tra deliri farneticanti mentre ostenta in mutande una pancia in vista poco fotogenica che sostituisce una tartaruga addominale scolpita in una star sessantunenne che non accetta di invecchiare, non si è Joseph Kosinski, ma piuttosto Quentin Tarantino.

Brad Pitt, Damson Idris

F1 - Il film (2025): Brad Pitt, Damson Idris

Brad Pitt, Javier Bardem

F1 - Il film (2025): Brad Pitt, Javier Bardem

E di Kosinski obbediente e professionali è piena Hollywood, mentre di Tarantino scorretto è geniale ne nasce uno ogni mezzo secolo o più.

E allora si continui con i proclami tronfie e trionfalistici del tipo:

"3 giri sono una vita! Vinci questa gara!" Il cinema, quello che resta, quello che celebra l'arte, abita altrove.

Questo di F1 è puro intrattenimento che soddisfa il capriccio vanesio e la sete di soldi della star di turno, sullo schermo eroe che non pensa a premi e ricompense, ma nella realtà dei fatti pure e soprattutto attore di livello planetario che, al contrario, si prende assai cura dei propri interessi economici, dando ad un pubblico di massa ciò che costui si aspetta, senza mai rischiare di sorprendere con svolte artistiche non scontate che celebrino, almeno un po', il cinema come forma d'arte, e non solo come puro, scontato intrattenimento fine a se stesso.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati