Regia di Mel Gibson vedi scheda film
Thriller a metà strada fra il poliziesco e i film ad alta tensione che si svolgono all'interno di un aereo (un piccolo piper scassato), in cui il regista Mel Gibson punta i riflettori su tre soli personaggi, che fanno tutto il film. Il risultato è godibile, perché Mark Wahlberg, come killer psicotico che si finge pilota, funziona alla grande.
Thriller a metà strada fra il poliziesco e i film ad alta tensione che si svolgono all'interno di un aereo (stavolta, un piccolo piper scassato), in cui il regista Mel Gibson punta i riflettori solo su tre soli personaggi, che fanno tutto il film, puntando sulle loto perfotmance attoriali, non sugli effetti speciali più sofisticati. Il risultato è godibile, perché Mark Wahlberg, come killer psicotico che si finge pilota d'aerei, funziona alla grande (si noti il suo look, con la pelata, le sue sfuriate e i suoi attacchi di violenza, quasi come se volesse omaggiare Mel Gibson nelle sue performance più folli). Non male anche Michelle Dockery nella parte della poliziotta (è davvero eroica prende i comandi, dopo aver immobilizzato il killer, con teaser, ammanettandolo per bene e riesce anche a scoprire un traditore, venduto ai cattivi, fra le fila dei suoi colleghi, soltanto comunicando via radio); stupisce anche il redivivo Thoper Grace (della serie, chi non muore si rivede), come contabile che accetta di testimoniare contro i boss mafiosi, per cui lavorava. Il tutto potrebbe sembrare un episodio di una serie TV, però intrattiene (e bene) e dura pure il giusto. Mel Gibson si prende una vacanza dai blockbuster che gira (è solito dirigere pellicole come "BRAVEHEARTH CUORE IMPAVIDO", "APOCALYPTO" e "LA PASSIONE DI CRISTO"), creando dentro il piccolo aereo un clima claustrofobico, con tanto di buone battute, spesso ironiche, e momenti violenti, ma non troppo, fra i tre. Promosso.