Regia di Oxide Pang Chun, Danny Pang vedi scheda film
Arrivato da noi con fama di cult-movie di successo,"The eye", da non confondersi con il thriller paranormale omonimo con Ewan mcGregor,è una storia di presenze e spettri che rimanda molto al "Sesto senso".Per la verita',come non ricordare anche "The mothman prophecies" con la catastrofe automobilistica in sottofinale e l'analoga annunciatrice di tragedie scambiata per una jettatrice?Girato con effetti speciali artigianali,questo psicohorror asiatico ha momenti inquietanti,come la prima apparizione nell'ospedale,ma basa piu'l'effetto-terrore sulle aggressioni del sonoro allo spettatore che salta sulla poltrona per via,soprattutto,di improvvise esplosioni di musica e rumori.Tra l'altro commentato spesso da musiche fuori luogo,come lo è quell'esorcista che spiega il perche'del soggiorno forzato delle anime in pena,il film ,ambientato in un contesto di padri assenti e cose non dette,sembra suggerire che è meglio non vedere la realta'e non acuire troppo lo sguardo,per mantenere l'equilibrio mentale.Discutibile,no?
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