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Porto mio fratello a fare sesso

Regia di Sven Taddicken vedi scheda film

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La recensione su Porto mio fratello a fare sesso

di speedy34
8 stelle

C’è aria di “Primavera” al cinema! Dopo gli ormoni scatenati dell’adolescente e solare Megghy in “Dillo con Parole Mie” e le esperienze sessuali gioiose e libere del gruppo di disabili di “Piovono Mucche”, tocca ora ad una stramba famiglia tedesca, protagonista del divertente “Poto mio fratello a fare sesso” di Sven Taddicken, risolvere gli intricati rapporti sentimentali e sessuali dagli esiti imprevedibili! La quattordicenne Nic (MarieLuoise Schramm che non sfigurerebbe in un “film con Vincent Gallo” con quel suo viso intenso e la perenne aria imbronciata che fa tanto cinema indipendente americano!) vuole perdere la sua verginità ma naturalmente non con chiunque. Josh, 30 anni, ritardato mentale (la prova convincente di Roman Kinizka ma quanta più sincera passione se fosse stato coinvolto un vero ragazzo “down”) vuole anche lui fare sesso ma ha un obiettivo preciso: la nuova ragazza del fratello, Nadine. Ed a completare la famiglia per l’appunto il fratello maggiore Mike/Hinneker Schonemann (la loro madre, dopo la morte del marito, è solo una trasparente presenza!) che proprio con Nadine sta scoprendo le prime gioie dell’amore vero! Ma le ripetute attenzioni di Josh nei confronti di Nadine ed il maldestri tentativi di Nic nel perdere la sua verginità danno vita ad una commedia dolceamara che il regista esordiente Taddicken racconta con grazia e leggerezza ricordandosi di sferrare ogni tanto qualche duro pugno ai nostri stomaci (la sequenza d’iniziazione alla masturbazione di Josh sotto la guida di Mike è dolorosa per realismo e spudorata schiettezza così come la conseguente decisione di Josh di ricavare degli aeroplanini di carta dalle riviste porno regalategli dal fratello conquista con la purezza e semplicità di immagini liriche) . E su un finale sorprendente e commovente (sebbene la nostra atavica morale ci faccia storcere impercettibilmente le labbra!)rinnoviamo la nostra fiducia verso un Cinema Europeo che da “I lunedì al sole” (Spagna), passando per “Essere e Avere” (Francia) sino ad arrivare a questo film tedesco pregiatissimo in diversi festival internazionali conferma la vitalità ed originalità di storie, autori e volti fortemente competitivi!

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