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The Core

Regia di Jon Amiel vedi scheda film

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La recensione su The Core

di FABIO1971
4 stelle

Mediocre blockbuster catastrofico diretto da Jon Amiel e scritto dall'esordiente Cooper Layne e da John Rogers, produttore e sceneggiatore televisivo. Ipotizzando un'imminente collasso della rotazione del globo terrestre in seguito al raffreddamento del nucleo, The Core parte subito a razzo in un tripudio di suspense, oscuri misteri e ritmo coinvolgente, oltre che con le suggestioni visionarie della fantascienza apocalittica. Poi arrivano le astronavi, una Hilary Swank sprecata, l'improbabile e roboante fracasso del fumettone iperrealistico, sospeso tra il Jules Verne di Viaggio al centro della Terra e l'estetica patinata del kolossal da multisala (nonostante non si tratti di una produzione ad elevatissimo budget). Aaron Eckhart e Stanley Tucci si rimpallano le sequenze migliori, ma quando la computer graphic inizia a prendere il sopravvento sulle evoluzioni dello script, anche loro finiscono per soccombere nel rutilante magma di effetti speciali ed azioni disperate che condurranno, poi, al climax emotivo del gran finale. Un'operazione anonima e pomposa come tante altre, classico esempio di serialità stilistica da major hollywoodiana, mai realmente evocativa, chiassosa, con l'introspezione psicologica dei personaggi ridotta all'osso e, soprattutto, senza mai trasmettere un minimo straccio di epica passione per lo spettacolo messo in scena con tale ed inutile sfarzo. Si salva ben poco: il citato incipit del film, qualche gingilleria scenografica, la tensione di un paio di scene madri, il personaggio, seppur stereotipato, del giovane hacker (DJ Qualls, modello per Prada e Calvin Klein e diventato attore dopo essere scampato miracolosamente al cancro). Ma il panico che The Core dovrebbe suscitare è di facile presa motiva, le sequenze più drammatiche ogni tanto vanificate da involontarie cadute nel ridicolo (la distruzione di Roma, che invece di terrorizzare scatena l'ilarità), il divertimento di risibile spessore.

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