Espandi menu
cerca
Mezzogiorno di fuoco

Regia di Fred Zinnemann vedi scheda film

Recensioni

L'autore

AIDES

AIDES

Iscritto dal 13 ottobre 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 26
  • Post -
  • Recensioni 58
  • Playlist 5
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Mezzogiorno di fuoco

di AIDES
8 stelle

In quest'opera concisa, cadenzata, di puntuale e luminoso equilibrio formale, nell'unità della dimensione spazio-temporale (storia e racconto coincidono ai fatali rintocchi della suspense) si consuma il dramma dell'uomo costretto all'eroismo, il dramma della sospensione del destino sulla condanna dell'isolamento, del tradimento, della codardia. La vittoria, che sa premiare l'animo integro e di strenui valori, è comunque una sconfitta inaccettabile. La ricerca di Kane è un moto circolare, quasi ossessivo, che si articola e ripete in campi medi e stretti, in cui il primo piano - che qui, abbinato alla scansione costante del montaggio visivo-musicale, domina a scapito del solito campo lungo/lunghissimo tipico dei western- contiene la solitudine e la dignità di un personaggio che è uomo tenace, ma vulnerabile, stremato dalla desolazione, dallo scorrere del tempo e della sua vanità; verso la fine invece, una notevole ripresa dall'alto si staglia sulla sua figura, minuscola d'innanzi all'incombenza del destino, e sull'anonimato di una realtà fattasi ostile, vuota di ogni appiglio. Film che procede per sottrazione, dove la narrazione è sfrondata del superfluo, la soluzione al problema si sgretola progressivamente, ogni passo rimanda ai minuti che incedono e "scalano", High Noon accumula bensi' tensione nei personaggi e nello spettatore, fino all'unica sorpresa, il ripensamento di Amy, che è insieme il prospettarsi della salvezza, e di un futuro duramente e meritatamente conquistato.
Gary Cooper e Grace Kelly risaltano con la loro assoluta attendibilità, calati alla perfezione in una pellicola ottimamente costruita e fotografata. A tale opera va riconosciuta una chiara identità, un'autonomia delineata dalla piena libertà rispetto a molti topoi del western (indiani, praterie,conquiste, frontiera ecc..), dall'economia strutturale (antefatto, dialoghi, conflitto, scioglimento, regia, vertono sulla sostanza e l'essenzialità), e dunque da un velato e insieme clamoroso anticonformismo all'interno del genere tradizionalista per eccellenza nell'immaginario cinematografico di un'intera nazione. Giù il cappello.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati