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Mezzogiorno di fuoco

Regia di Fred Zinnemann vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Mezzogiorno di fuoco

di montelaura
10 stelle

Mi è scappato per una vita intera. L'ho seguito, una volta è stato anche nelle mie mani, ma era una copia 'tarocca' e traballava tutta sullo schermo. Fui quasi lì-lì per piangere. Oggi l'ho visto. Grazie a Jay Gastby, il cui gran cuore riconosco pubblicamente! Come al solito faccio premesse per spiegare l'intensa emozione che ho provato dal primo all'ultimo minuto di questo meraviglioso western. Il mio giudizio sarà sicuramente poco obiettivo, ma soprattutto, NON sarà aperto a critiche. Ho amato questo film ancor prima di vederlo. Ora lo amo più che mai. Innanzitutto ha definitivamente sfatato il mito dello sceriffo 'mollaccione' come lo aveva definito con disprezzo John Wayne (eh, si, caro Srturtur, avevi proprio ragione, Bertrame docet!). Gary Cooper non lo è affatto. E' talmente duro da rinunciare alla sua fresca mogliettina per il dovere. E' talmente duro da fare a botte col suo ex-vice per non andarsene e fuggire davanti ad una morte quasi certa. E' talmente duro che ammette di aver paura con un mezzo, malinconico sorriso. Inoltre è un film secco, stringato, pulito, senza sbavature, il cui tempo filmico è quasi pari al tempo dell'azione. Il tutto accompagnato dal 'tam-tam' di sottofondo della splendida "High Noon", un cuore che batte, il ritmo della marcia inarrestabile del treno in arrivo.... Un capolavoro emozionante, avvincente e altamente morale. Grazie, Jay!

Sulla trama

Beh, la vendetta. La vendetta del solito bandito-teppista-assassino che (per colpa dei 'politicanti' viene scarcerato e torna per far fuori chi l'ha messo dentro. L'aveva giurato in tribunale, su una sedia di pelle che viene ripresa, vuota, in primo piano e che pare viva e assetata di sangue. Si fa precedere dai suoi scagnozzi (tra cui un giovane Lee Van Cliff dalla faccia da faina che nn pronuncia una parola ma che è cento volte meglio del 'vero' cattivo Frank Miller), la città è metà in allarme e metà festeggia il ritorno della vita caotica e sgozzovigliante. Lo sceriffo Kane appena sposato ritorna sulla propria decisione di mollare tutto e riprende la stella, per difendere la città, gli amici, la giustizia, il suo onore. La moglie Amy lo abbandona, ma alla fine ritorna, spinta dall'amore e dalla paura di perdere il 'suo uomo'. Sarà lei l'unica ad aiutare lo sceriffo, sparando alle spalle di uno dei pistoleri (andando contro un giuramento e una fede!) e graffiando il volto di Frank come una gattina infuriata, permettendo allo sceriffo di ucciderlo. Il famoso finale della stella nella polvere è storia! Vicenda non originale, trattata in maniera alternativa, giocata sulla suspence, sull'attesa del duello finale per le strade deserte.

Sulla colonna sonora

Un capolavoro anche questa. Tiomkin compone una splendida colonna sonora e una canzone immortale, semplice e ritmata come il battito del cuore, come il marciare del treno in arrivo. "Wait alone...". Indimenticabile!

Cosa cambierei

La faccia del bandito Frank Miller, forse. La sua presenza ha aleggiato, greve e pericolosa, per tutto il film, e quando finalmente arriva e lo inquadrano è una delusione: una faccia indubbiamente da galera, ma poco incisiva. Ci sarebbe stata meglio quella di Lee Van Cliff! Ma pazienza, la cosa conta veramente pochissimo, in un capolavoro del genere!

Su Gary Cooper

Non è mai stato tra i miei attori preferiti. Ha un che di freddo e molle al contempo che non me l'ha mai fatto entrare nel cuore. Ma qui è veramente straordinario. Forte, confuso, impaurito, forse, ma pronto a fare il proprio dovere fino in fondo. La sua camminata stretta ed elegante per le strade deserte, in cerca d'aiuto, l'inquadratura che si solleva e si allontana lasciandolo solo al centro del paese. Solo contro tutti, coraggioso ma non incosciente. Veramente superlativo.

Su Grace Kelly

Ah, la mia Grace! Giovanissima, bellissima, tenera, dolce, forte nelle proprie convinzioni e nel proprio amore. Viene meno ai propri principi pur di stare vicino al proprio uomo nel momento decisivo. Sublime!

Su Fred Zinnemann

E' un grande. Primi piani ravvicinati e quasi grotteschi su queste facce da 'banditos', inquadrature dalle ruote del carro che scorrono la strada, l'inquadratura persistente e angosciante dei binari desolati della ferrovia da cui arriverà il treno, facendo diventare il treno stesso una specie di personaggio. Quando finalmente arriva, con un fischio lacerante, tutti sobbalzano e forse tirano un sospiro di sollievo: presto sarà finita! Le inquadrature di almeno mezza dozzina di orologi diversi che scandiscono il tempo fino a mezzogiorno....Arte.

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