Regia di Luis Mandoki vedi scheda film
Luis Mandoki, “mago” della commedia lacrimevole, ritenta col thriller nonostante il recente fiasco di Angel Eyes. Stavolta la protagonista è la famiglia di un giovane e facoltoso dottore, che diventa l’obiettivo di una rodata banda di rapinatori. I coniugi Joe e Cheryl Hickey, con la collaborazione del cugino di lui, hanno messo in piedi un piano a prova di errore; rapiscono un bambino e chiedono un riscatto non troppo elevato che incassano allo scadere di 24 ore. Il piano prevede anche la separazione dei genitori, con i quali i rapitori mettono in atto una sorta di Sindrome di Stoccolma; Cheryl si occupa dei mariti e Joe delle mogli, sempre donne affascinanti e il coinvolgimento emotivo per le vittime è così forte e perverso che non denunciano mai l’accaduto. Ma stavolta c’è qualcosa di personale, forse troppo, nella scelta delle vittime. I figli sono pezzi di cuore dicono a Napoli, e la regola vale ovviamente dappertutto, anche negli States, il che dovrebbe rendere il film altamente coinvolgente. Il risultato invece è fondamentalmente noioso e una sceneggiatura, talvolta inverosimile, riesce a sperperare quanto di buono c’era in potenza nel soggetto, anche se Mandoki asserisce di essersi ispirato a Cane di paglia, e per sua fortuna l’irascibile Peckinpah è morto già da tempo... Non aiuta neppure un evidente errore di casting nella scelta di un anodino Stuart Townsend nel ruolo del dottore e di un’irriconoscibile Courtney Love in quello della pupa del gangster.
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