La recensione su Duello al sole

di cherubino

7 stelle

DUELLO AL SOLE (1947)

Anno 1949, facevo la seconda elementare. Chissà come, era capitata in casa nostra una rivista in una pagina della quale si parlava di cinema. Sentii i miei genitori commentare: "Tre FILMONI !". Si trattava di "Via col vento", "Per chi suona la campana" e "Duello al sole".

Di quella pagina mi impossessai e me la riguardai per mesi. In alto la scritta più grossa "Il re di Hollywood" e l'immagine di Clark Gable, con Vivien Leigh. Sotto, meta' spazio a ciascuno, Gary Cooper (con Ingrid Bergman) e Gregory Peck (insieme a Jennifer Jones), considerati i due pretendenti al trono, anche se le parole esatte non erano queste.

Infine, in basso, molto più piccole, due foto in bianco e nero, a figura intera, di due giovani attori che si stavano mettendo in luce: a destra Kirk Douglas e a sinistra un Robert Mitchum sottile e allampanato assai diverso da quello che ricordiamo.

Sono passati tanti anni, ma se mi si chiede di citare, di getto, tre "FILMONI" io indico questi tre.

Pero', c'è una differenza: mentre i primi due riesco ancora a rivederli con un certo piacere, DUELLO AL SOLE * proprio non riesco a vederlo fino alla fine, è la seconda volta che mi capita. Troppo "sopra le righe" !!!

E' vero: uso fantastico del colore, Peck in un ruolo insolito, finale memorabile; e tanti altri meriti...

Occorre probabilmente che lo riveda "con lo spirito giusto" e magari cancellerò queste poche righe di oggi, scritte tra l'altro da iPad, quindi per me con un po' di fatica: consideratelo, eventualmente, un commento provvisorio. Oggi, il mio voto è una media tra il giudizio odierno e quello di ricordi antichi.

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La regia, lo sapete tutti, è di King Vidor.