Regia di Andrzej Sekula vedi scheda film
Ti svegli in uno strano luogo. Non sai dove ti trovi. Non sai come ci sei arrivato né perché. Sai che non sei solo ma non conosci gli altri. Sai che deve esserci un motivo per questo ed un collegamento tra te e gli altri. Sai solo un’altra cosa: devi trovare una via d’uscita per sopravvivere nell’ "Hipercube". Atipico sequel del successo del 97 "Cube - Il Cubo" diretto da Vincenzo Natali (ma era proprio necessario un numero due?), il regista Andrzej Sekula (già direttore della fotografia per Tarantino) si limita a ripetere dinamiche e struttura del primo episodio, inserendo però gli otto sconosciuti di turno in un cubo più tecnologico e virtuale del precedente ... una costruzione quadridimensionale dove le leggi risapute del tempo e dello spazio non contano. Poco importano allora le dinamiche di personaggi dal profilo psicologico velocemente schizzato: l’Ufficiale di collegamento per l’Alta Tecnologia Col. Maguire (Bruce Grey), l’affabile ingegnere elettronico Jerry (Neil Crone), il consulente di organizzazione aziendale Simon (Geraint Wyn davies), la psicoterapeuta Kate (Kari Matchett), il designer di giochi per il computer Max (Matthew Ferguson), la studentessa non vedente Sasha (Grace Lynn Kung), l’avvocatessa Julia (Lindsay Connell) e la svampita matematica in pensione signora Paley (Barbara Gordon) sono ridotti a semplici e misteriose pedine di un gioco (o allucinazione collettiva? O cospirazione?) dove ciò che conta è la sola fuga dal cubo. Nessuna spiegazione logica (è in questo mistero che dovrebbe risiedere il fascino della storia?), pochi e reali momenti di tensione, effetti speciali sorpassati per un fantahorror da pomeriggio televisivo di qualche sperduto canale satellitare.
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