Regia di Gints Zilbalodis vedi scheda film
Film stranissimo. Sono stato incuriosito dalla vittoria dell'Oscar per il migliore film animato, inutile negarlo. Non sapevo però quasi nulla sul regista Gints Zilbalodis e non ho visto il suo precedente "Away". "Flow" è un lungometraggio di animazione assai originale, una parabola ecologista che vuole mettere in guardia lo spettatore contro i pericoli della distruzione ambientale, contro le violenze perpetrate dagli uomini sugli animali e sull'ecosistema, troppo spesso brutalmente attaccato senza rispetto. Tuttavia, Zilbalodis sceglie una forma praticamente avanguardista, senza dialoghi ma anche senza un vero sviluppo narrativo, ma affidandosi per circa 80 minuti ad una sequenza di azioni compiute dal gatto e dagli altri animali, una sequenza "astratta" che collega una serie di momenti privilegiati sicuramente interessanti, ma che richiede molto allo spettatore in termini di concentrazione e impegno nella visione.
Per quanto mi riguarda, ho ammirato senza riserve lo splendore pittorico delle inquadrature e le raffinate tecniche di animazione, così peculiari e così diverse da quelle di un prodotto medio americano, capaci di garantire un godimento estetico costante. La galleria di personaggi a quattro zampe mi ha conquistato, con un'indubbia simpatia per il gatto, ma anche per i suoi compagni di disavventure, in particolare i lemure, il capibara, il cane, e a livello scenografico non passa certo inosservata l'inquietante città disabitata per i cui canali la barca popolata dai nostri esserini si trova a passare. Tuttavia, la mia ammirazione per le soluzioni figurative e per il notevolissimo lavoro di costruzione visiva delle inquadrature è almeno in parte frenata dalla difficoltà che ho avuto a seguire il film in alcuni frangenti, data la sua particolare natura antinarrativa, dunque per il momento penso di esprimere la mia valutazione in termini ampiamente positivi, ma forse senza arrivare al capolavoro. Una nota di merito per le musiche, scritte dallo stesso Zilbalodis, che sono presenti soltanto in determinate sequenze, ma che apportano un contributo emotivo importante alla definizione di un'atmosfera spesso disperata, anche se rischiarata nella parte finale dal valore della solidarietà e della cooperazione.
Voto 8/10
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