Regia di Spike Jonze vedi scheda film
Nell'opera seconda di Spike Jonze (e Charlie Kaufman) la carne al fuoco è talmente tanta che si rischia di fare indigestione.
La critica al cinema hollywoodiano (simpatico il guro dello script interpretato da Brian Cox) si mescola al tema del doppio e del travaglio che porta alla nascita di un'opera d'arte.
Presente, passato e e passato remoto si mescolonano in una struttura narrativa un po' farraginosa, la realtà sfora nel cinema e il cinema sfora nella vita reale.
Lo sceneggiatore-protagonista tenta di fare ammenda e ammette di essere un egocentrico, narcisista e senza idee. Alla fine viene quasi voglia di credergli.
Comunque abbastanza divertente e con una coraggiosa prova di Nicolas Cage, ingrassato, inbruttito e duplicato.
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