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Ricordati di me

Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film

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will kane

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La recensione su Ricordati di me

di will kane
2 stelle

Pubblicizzato come pochi altri film nella storia del nostro cinema,esce piu' o meno due anni dopo "L'ultimo bacio",la nuova fatica di Gabriele Muccino.Diciamolo subito:il film è interessante,pero'...Il regista romano si conferma ottimo nel gestire la macchina da presa,capace di dense sequenze in cui le belle immagini si sposano a un commento sonoro o musicale quanto mai efficace,intelligente nello scavare i propri personaggi,che sono poi la gente comune(beh,insomma,non sono tutti o quasi un po'troppo belli?).Le tematiche del film precedente sono riprese ed ampliate nello studio di una famiglia borghese di oggi,con ogni componente della quale sorpreso in un momento particolare dell'esistenza propria e del nucleo di cui fa parte.Anche troppo incalzante,benche'cinematograficamente buona,nella prima parte il ritmo si fa presto troppo sostenuto per poter reggere senza sbandare fino alla fine,e infatti si ha un notevole rallentamento nella restante meta':degli attori,Bentivoglio criptico,alle prese con un personaggio tutto trattenuto,anche passivo quasi,mentre Laura Morante,che sappiamo attrice di talento,ha una parte troppo "sparata",che la obbliga ad urlare quasi tutto il tempo,verosimili sono i ragazzi Muccino Jr.(che dovrebbe un po'migliorare la dizione,perche'in alcuni momenti non si capisce bene cio'che dice)e la Romanoff,che praticamente interpreta il personaggio piu'vuoto e peggiore di tutti,la figlia che ha l'unico scopo di arrivare a comparire in tv.Sorprendente Monica Bellucci,per una volta senza voce impostata,e funzionali gli apporti di Silvestrin,Taricone(che rifa'se stesso con amara ironia) Roncato e Lavia,per una volta anche buffo oltre che nevrotico.In case troppo piene di porte chiuse si concentrano troppe solitudini accostate,che non si amalgamano mai:e ognuno sputa il rancore per quello che non ha saputo essere,addossando agli altri i propri rimpianti per un'altra vita.In questo ritratto di famiglie egoiste e senza capacita'di scelta(l'unica che opera in tal senso e'l'amante Monica Bellucci),Gabriele Muccino da'prova di essere un regista di stile,ma viene da chiedersi:la prossima volta cambiera'temi,o continuera'?Spero nella prima ipotesi,la sindrome-Pieraccioni puo'essere un rischio...

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