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Volveréis - Una storia d'amore quasi classica

Regia di Jonás Trueba vedi scheda film

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La recensione su Volveréis - Una storia d'amore quasi classica

di cantautoredelnulla
9 stelle

Bisognerebbe festeggiare la separazione anziché l'unione, perché quando due persone si lasciano di comune accordo e sono arrivate allo stesso punto dovrebbero festeggiare il fatto che staranno meglio. Ma davvero la complicità di una progettazione comune può convivere con una separazione definitiva?

Bellissimo film, ricco di spunti e idee. Commedia divertente, dissacrante,ma al contempo riflessiva, arricchita di dubbi e paradossi, cinema e metacinema, racconta la storia di una coppia che decide di separarsi dopo 14 anni di matrimonio. E il tutto prende spunto da una frase del padre di Ale: bisognerebbe festeggiare anziché le unioni le separazioni. 

Ci sono tratti ricorrenti nel film, una chiara ricerca della ripetitività, un'analisi del film stesso nel film in un gioco fatto di incastri e confusione. I protagonisti vivono con disarmante leggerezza l'organizzazione della festa per la propria separazione e giocano a studiare le reazioni di quelli a cui vogliono bene e che invitano per il 22 settembre, cinematografica fine di un'estate, alla propria festa.

Il film con leggerezza trascina lo spettatore nel paradosso del matrimonio e nelle contraddizioni della vita e presenta un punto di vista altro, alternativo, indubbiamente interessante. Fino a poco dopo la metà quando il primo pianto, a carico della protagonista, entra in scena e qualcosa si spezza, così come il montaggio coi salti di campo che sembra rappresentare tecnicamente la frammentazione emotiva dei protagonisti.

Certo restano in testa delle domande alla fine del film, che chiaramente ha un finale aperto per stimolarle.

Può nella vita reale la progettualità condivisa vivere nel conflitto doloroso interiore e individuale della separazione?

Cos'è che fa prendere coscienza a Ale del dolore della fine? Perché a un certo punto piange. 

Dov'è che la finzione entra nella vita? Quando ripetitività diventa funzionale a una relazione di lungo periodo che sopravvive alle crisi e allo smarrimento del tempo? 

Bello, interessante, assolutamente consigliato!

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