Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Spielberg prende spunto da una storia vera e la trasforma in una godibilissima commedia sullo sfondo (dl mito) del sogno americano. Un film assolutamente da non perdere.
La commedia non è certamente il genere cinematografico che gode di miglior salute nella Hollywood del secolo XXI, anzi. Eppure, ogni tanto, capita di trovarsi di fronte a film di gran livello come questo “Prova a prendermi”, film capaci di riportarti con la mente ai tempi d'oro del genere, ai tempi di sua maestà Billy Wilder insomma. La storia vera del truffatore Frank Abagnale Jr. viene trattata da Spielberg non come un biopic, cosa che avrebbe avuto davvero poco senso, ma piuttosto come un avvincente e non troppo serioso gioco di gatto e topo sullo sfondo (del mito) dell'American Dream. Il ritmo infuso all'opera è assolutamente e genialmente frenetico, risultato ottenuto -e qui tanti autori contemporanei dovrebbero prendere nota- non da un montaggio ipercinetico ma piuttosto dall'inappuntabile sceneggiatura scritta da Jeff Nathanson e dalla straordinaria padronanza del mezzo tecnico di Mr. Spielberg. Altro merito non da poco è quello di risultare in fondo un film di buoni sentimenti senza però far ricorso a quella forzata artificiosità di cui non sembra oggi possibile fare a meno quando si scrive/dirige una commedia, e in America e qui da noi. Grandiosa infine la prova della coppia protagonista formata da Leonardo Di Caprio e Tom Hanks, anche se resta negli occhi quella impressionante della spalla di lusso Christopher Walken, nomination all'Oscar per lui, uomo d'altri tempi incapace di venire a patti con la realtà. Siamo insomma di fronte a una di quelle ormai rare commedie nelle quali quando giunge il The End, quando il gioco all'acchiapparello si conclude, ci si resta male nel senso che si vorrebbe vederne ancora e ancora. Il film fu un successo strepitoso anche al botteghino.
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